GRAZIE REGGIO EMILIA - GRAZIE REGGIANI!
Ed eccoci alla breve cronaca della 77^ Internazionale Ornitologica di Reggio Emilia, una delle mostre ornitofile più grandi del mondo, certamente quella con maggiori tradizioni (si tiene da ben 77 edizioni...), quella con il primo mercato al mondo per estensione di superficie fieristica, volume di scambi e numero di frequentatori.
Come tutti gli anni è stata una goduria, per noi patiti di penne e piume multicolori e - ci tengo a sottolinearlo - della NATURA VIVA.
Ci siamo immersi venerdì mattina in una giungla di uccellini di ogni colore, canto, morfologia, provenienti in origine da tutto il mondo, trascorrendo da internati tutto il pomeriggio dello stesso giorno, fino alle 19:00, orario di chiusura serale della rassegna; sabato dalle 08:30 alle 19:00 e domenica, il sottoscritto sino alle 13:00, allorchè alle 15:00 del pomeriggio ho preso il treno del rientro in Puglia.
All'interno dei capannoni dell'esposizione - diversi, io ero in mostra scambio nel padiglione C - la consueta atmosfera festosa delle grandi occasioni e dei grandi eventi ornitofili. Un mare di uccellini, un mare di visitatori che è andato aumentando soprattutto al sabato, tanti stand di aziende settoriali ed allevatori, pubblico proveniente da ogni parte del mondo in un abbraccio ideale, in nome della comune immortale passione, una volta tanto senza confini di nazionalità, etnie, credo politico e religioso.
Tutto molto bello, efficiente e curato. Organizzazione come al solito IMPECCABILE! A margine non è mancato qualche episodio sgradevole di borseggio e furto in esposizione, ma in una kermesse così grande ed accorsata da migliaia e migliaia di visitatori, credo sia praticamente impossibile non registrare inconvenienti spiacevoli di questo genere e, chi frequenta la rassegna dovrebbe saperlo ed accettare il piccolo rischio potenziale. Io stesso ne so qualcosa, riferito al passato....
In mostra come al solito soggetti a dire poco stupendi, strepitosi! Il meglio delle produzioni mondiali di esemplari selezionati d'allevamento.
In mercato ho passato molto tempo a giocare con un cucciolo di Ara di Cuba di appena 2 mesi, ovviamente impiumato ed autonomo, che campeggiava su una volieretta per psittacidi, lasciata aperta e dunque liberissimo di andare dove volesse. In realtà non si è mai allontanato dalla sua casetta, come un docile cagnolino. Ogni tanto giocava con un pezzo di fune, gridava, si stropicciava tutto il faccino con le zampette come una scimmietta e, se gli avvicinavi una mano, fingeva di beccartela di brutto con il suo becco adunco, ma in realtà si limitava ad un contatto fisico molto dolce, senza minimamente infierire. Ha letteralmente catalizzato l'attenzione generale di chi passava da quelle parti. Non sappiamo se alla fine il suo proprietario sia riuscito a cedere il cagnolino alato (cercava 1.000,00€).
Poi abbiamo visto, sempre nel nostro quartiere di Mostra Scambio, due coppie fantastiche dello ieratico Corvo imperiale, volatile protettissimo, veramente austero e bellissimo, in specie per gli "adoratori" come me delle livree ornitologiche interamente nere. Gli esemplari - regolarmente nati in cattività - erano stati importati dalla Repubblica Ceca e, per quanto fossero belli e rari, costavano relativamente poco, ci ha detto il loro proprietario appena 500,00€ a soggetto. Avessi vissuto ancora in campagna, qui in Puglia, avrei acquistato una coppia senza esitazione, sono onnivori e mangiano di tutto, ivi comprese carogne, topi e serpenti...
Il Mercato non è andato bene per gli allevatori dei Canarini di Colore. Grandissima produzione di rara bellezza, ma scambi al rallentatore ed al ribasso, la lamentela è stata corale ed alla fine hanno fatto festa e banchetto i soliti raccoglitori che hanno acquistato a prezzi stracciati, tra 6 e 10,00€ a soggetto. Un vero dramma per la canaricoltura di colore, mia vecchia specializzazione di allevamento, che sta vivendo un periodo di estrema difficoltà, dal quale ci auguriamo possa uscirne al più presto.
Consueta invasione in ogni settore di Cardellini mayor, buona presenza di spinus ed esotici africani, asiatici ed australiani. I Mayor vivono attualmente un'apoteosi di mercato, reggono gli Spinus e gli altri esotici.
Come già l'anno scorso, il Portale Italiano dell'Ornitofilia era presente con due promoter reggiane che "armate" di tanto fascino femminile, con magliette e cappellini sponsorizzati recanti il logo di
verdiardesia.com, hanno passeggiato in lungo e largo per i capannoni dell'esposizione, accontentando molti allevatori, specie esteri, a concedere una foto con loro, quale ricordo del viaggio a Reggio Emilia ed in Italia, foto con due prototipi di bellezza femminile italiana.
Oggi la festa è finita e torniamo soddisfatti alle nostre consuete occupazioni quotidiane, ma l'occasione è stata ghiotta e propizia per festeggiare, ancora una volta, i fasti di un magnifico hobby a base di NATURA VIVA che, nonostante la crisi, tutto sommato tiene alla grande, in attesa di tempi migliori.
A Reggio mi sono concesso un regalo, ho acquistato tre soggetti molto validi di Lucherino ventregiallo (Carduelis xanthogastra), due maschi ed una femmina che unirò al tris complementare di cui già sono in possesso dall'anno scorso. Mi auguro con tre coppie bene assortite e non consanguinee di realizzare una buona produzione 2017, del piccolo e molto richiesto spinus esotico sudamericano.
Un saluto ed a presto con l'imminente Campionato Italiano di Ornitologia di Ercolano (Napoli)!!!!!