Apparato digerente degli uccelli - disegno dalla reteGentilissimo Chieppa,
le scrivo perchè vorrei un consiglio su un mio canarino che sta malissimo e che non riesco in nessun modo a curare. Il problema è insorto mentre la mia colonia di canarini era ospite a casa dei miei genitori per un periodo di tempo, a causa di una mia temporanea assenza.
Il problema è questo: quando sono tornata mi sono accorta che un canarino ha il gozzo molto gonfio e duro. Ho consultato un testo che ho a casa (autore: Vittorio Menassé) e parlava di sovraccarico ingluviale.
Lo stesso testo consigliava di far bere all'uccellino alcune gocce di olio tiepido, e di massaggiare il gozzo. Provato e niente da fare! Il gozzo è durissimo e non sembra "sciogliersi". Il canarino dimagrisce progressivamente, ed assume le classiche sembianze di uccello impallato malato.
Mi aiuti per piacere. Grazie!
Lettera FirmataRispostaGentile Alessandra,
Il caso che mi espone si presterebbe a diverse interpretazioni. Potrebbe trattarsi di una Ingluvite (infiammazione della mucosa del gozzo) di origine batterica e/o micotica, causa di ristagno ed accumulo degli alimenti nel gozzo. Ma può essere pure la conseguenza della presenza nell'ingluvie di corpi estranei o neoformazioni, che ostacolano il regolare transito delle ingesta e la corretta attività meccanica dell'organo.
Potrebbe anche essere chiamata in causa una atonia della parete del viscere, di natura neuromuscolare.
Poichè la somministrazione di alcune gocce di olio tiepido, a scopo lubrificante ed emolliente non ha sortito alcun effetto, la inviterei a rivolgersi con una certa tempestività ad un medico veterinario esperto nella cura dei volatili d'affezione, così da poter praticare un cateterismo dell'ingluvie sovraccarico del canarino, finalizzato allo svuotamento dell'organo dal contenuto accumulato, causa di fermentazioni con produzione di gas e contaminazione microbica. Il medico potrà anche valutare l'ipotesi di esami diagnostici tipo una ecografia, o una radiografia (qualora sospetti un corpo estraneo radioopaco, o una neoformazione).
Il professionista le consiglierà anche eventuali antibiotici e/o antimicotici da somministrare al volatile, qualora l'indagine diagnostica deponesse per un processo infettivo a carico dell'organo.
Infiniti auguri. Cordialità!
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Gennaio 2004