Bengalino moscato maschio (Amandava amandava) - foto dalla reteEgregio Sig. Chieppa,
amici che conoscono la mia passione per gli uccellini mi hanno regalato quattro bengalini, che a detta loro dovrebbero essere due coppie. Ho sistemato gli uccellini tutti insieme, in una piccola gabbia e mi sembra che convivano pacificamente.
Poco o nulla conosco di questi piccoli esserini e, per questo motivo, ho messo loro a disposizione di tutto: pastoncino, miscela di semi per esotici, frutta e verdura di tanto in tanto, osso di seppia, biscotto... ma mi sembra essi ignorino tutto.
Mangiano solo i semi e mi pare che stiano sempre lì a ruspare, scegliendo i semi neri più graditi.
Le chiedo allora quale deve essere l'alimentazione più idonea. Le chiedo inoltre se posso tenere gli uccellini in gruppo anche per la riproduzione, o devo necesariamente dividerli in due coppie.
La ringrazio per quanto vorrà consigliarmi e le porgo cordiali saluti.
Lettera FirmataRispostaGentile Signora,
chiariamo anzitutto un ricorrente equivoco di fondo. Ritengo che gli uccellini in suo possesso siano Diamanti mandarini (Taeniopygia castanotis) e non Bengalini (Amandava amandava), specie frequentemente confuse tra loro, entrambe passeriformi della famiglia degli estrildidi ma non strettamente imparentati.
Chiarito questo equivoco non trascurabile, entrambe le specie sono granivore, con la tendenza del solo Bengalino moscato di consumare anche piccoli insetti (soprattutto termiti) in epoca riproduttiva.
Quindi fornirà ad essi una miscela di semi per uccelli esotici contenente anche miglio, spighe di panico, un pastoncino umido all'uovo confezionato che presto apprenderanno a consumare. Di tanto in tanto pezzettini di mela ben matura e qualche fogliolina di verdure a foglia tenace (del tipo spinacio o cicoria) sempre ben lavate e lasciate asciugare, magari su dei fogli di scottex, o carta assorbente.
Deve insistere con l'alimentazione che le dico e vedrà che pian pianino apprenderanno a nutrirsi di tutto quanto metterà loro a disposizione. Non faccia mai mancare in gabbia un osso di seppia, come mi scrive già fa, e dei sali minerali granulari contenenti macro e microelementi (chieda al titolare della rivendita dove si serve). Non somministri grit di cui non necessitano sbucciando i semi, e che può essere molto controproducente per la salute di essi.
Per la riproduzione le scondiglio di assortire le coppie in colonia, a meno di disporre di una spaziosa voliera. In comuni gabbie da 60 e 90 cm. le coppie si disturbano a vicenda. Le femmine depongono irregolarmente scambiandosi i nidi (ideali quelli a cassettina esterna di plastica lavabile per piccoli esotici, più che quelli a pera di vimini o plastica).
Continui a tenere le coppie in colonia sino all'epoca riproduttiva (che per il Diamante mandarino non ha una precisa stagionalità, quindi diciamo a fine inverno). Poi assortisca le coppie in due gabbie da cova da 60 cm., dotate di separatore interno per lo svezzamento dei nidiacei, allorchè la femmina allestirà un secondo nido. Fornisca le sfilacce da imbottitura (juta ed alla fine un pò di cotone per rifinire la coppetta del nido) e buona fortuna!
Se avesse bisogno di ulteriori consigli più avanti, conosce il nostro indirizzo di redazione!
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Gennaio 2004