Miscela di semi per canarini - foto dalla reteBuongiorno Chieppa,
Sono sempre Federico da Napoli e la ringrazio per la risposta circa le vitamine. Ora vorrei porle un'altra domanda: un mio amico mi fa sempre comprare il mangime per canarini, già composto ed assortito in semi nei sacchi, in quanto ho poco tempo a disposizione, però ho notato che facendo la miscela e selezionando i vari semi, i canarini fisicamente stanno molto meglio.
Potrebbe gentilmente fornirmi la proporzione ideale di assortimento dei vari semi?
In attesa di una sua risposta le invio cordiali saluti.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
come forse saprà, sulla nutrizionistica degli uccelli da gabbia non esiste granchè di studi approfonditi di valenza scientifica ai quali riferirsi, e tutta la materia è demandata all'empirismo ed all'esperienza pratica maturata dagli allevatori.
L'alimentazione del canarino di colore
Ciò premesso, l'assortimento varietale in semi delle miscele non è univoco, per qualità e quantità delle varie essenze alimentari impiegate, esistendo diverse formulazioni di miscele adottate dagli ornicoltori, anche in relazione alla razza allevata, alle caratteristiche climatiche del territorio dov'è dislocato l'allevamento ed alla fase del ciclo biologico dei volatili.
Durante il periodo autunno-invernale, si considera adeguata per i Canarini di Colore, una miscela con il 30% di semi oleosi (niger, lino, ravizzone, perilla bianca e canapa) ed il 70% di semi farinosi (scagliola, avena monda, panico).
Durante la fase di allevamento e della muta del piumaggio, la percentuale dei semi oleosi deve essere elevata sino al 40-45%, mentre la frazione di semi farinosi deve scendere al 55-60%.
Circa le altre razze di canarino, in genere l'allevamento degli Arricciati richede miscele più povere di semi oleosi e più ricche di essenze fainose (elevata percentuale di scagliola). Questo in linea di massima.
Naturalmente l'alimentazione va sempre adeguata alle caratteristiche del proprio allevamento e non va intesa come un fattore statico, bensì dinamico. Ciò vuol dire che l'allevatore deve periodicamente controllare lo stato di nutrizione dei suoi volatili, scalando la frazione dei semi oleosi, qualora gli uccellini risultassero grassi e viceversa, incrementandola qualora i volatili si presentassero magri.
Naturalmente i diversi semi della miscela devono essere freschi, di recente raccolto e ben conservati, perchè possano risultare salubri e nutrienti, apportando tutti i principi nutritivi di cui sono dotati all'origine, e gli oleosi non contenere grassi irranciditi che hanno immediato effetto flogistico sulla mucosa del digerente, determinando delle enteriti.
Un seme fresco è naturalmente turgido, non evidenzia buccette avvizzite, le miscele non presentano cattivo odore di muffa o di rancido, non si rinviene pula tra i semi e, soprattutto, una buona miscela non deve essere mai polverosa.
Cordialità!
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Gennaio 2004Vetrina Ornitologia Amazon
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