Io ho avuto da bambino, come primo amore, le Cocorite. Le ricordo ancora, perchè come si dice, detto valido anche in ornitocoltura, "il primo amore non si scorda mai"... Che simpatiche che sono, ricordo quelle cassettine di truciolato stipate di novelli di diversa età, perchè esse sono in grado di tirarli tutti sù, alimentandoli in modo differenziato. Ricordo i colori splendidi e policromi delle loro appariscenti livree. Il loro ciarliero incomprensibile linguaggio. Ricordo i loro interminabili, focosi, accoppiamenti (che a quell'età non avrei dovuto vedere, anche se poi pare che i bambini che apprendono tutto semplicemente in Natura, hanno da adulti una sessualità equilibrata e priva di perversioni).
Il mio secondo ornitoamore con cui ancora vivo, sono stati i canarini di colore neri.
Ho avuto anche una fugace avventura con i Cardellini, durata non più di due anni. Con un soggetto di mio allevamento feci pure una mostra a Trani, prendendo 88 punti...
Poi, a cinquant'anni, ho iniziato a concedermi delle scappatelle.... prima i Cardinalini del Venezuela, poi i Lucherini Testa Nera, ora il pensiero ad un set di poche coppie di diverse specie di fringillidi sudamericani. E poi ho preso alcune coppie di Razza Spagnola, mio ideale amore mai realizzato nè sopito negli ultimi venti anni. E poi mi piacciono pure i Japan Hoso.... Ancora non li ho, ma...
Insomma, sto inguaiato, con la passione a mille ed in fase di progressivo aggravamento. Ed io che speravo che crescendo avrei sfumato la scena fino a chiuderla. Manco per sogno!
L'ornitofilia sappiate, è una malattia (non sto scherzando, se ne parlava seriamente qualche mese fa a Barletta con delle persone del campo medico-scientifico), e per giunta contagiosa. Uomini e donne avvisati, mezzi salvati...