coppia di canarini con prole sul nido - foto dalla reteSig. Chieppa buongiorno,
le scrivo per avere un suo consiglio circa la possibilità di trasferire la mia coppia di canarini Satinè, con due nidiacei di tredici giorni, da una volieretta priva di divisorio ad un'altra da 120 cm. con divisorio.
Anche se finora è filato tutto liscio, temo che la femmina, peraltro bravissima, possa spiumare i piccoli per predisporre un nuovo nido. Sono in dubbio, se lasciare tutto com'è aggiungendo un nido vuoto e delle sfilacce, o trasferire la famigliola in una nuova gabbia?
Ho consultato l'allevatore che mi ha venduto i satinè (la mia prima coppia di canarini). Si dice convinto che potrei tranquillamente trasferire coppia e piccoli nella nuova gabbia.
Secondo quesito: nell'ipotesi di aggiungere un nuovo nido e mettere a disposizione delle sfilacce, il nido andrebbe posizionato vicino a quello esistente o dalla parte opposta della gabbia?
La ringrazio infinitamente per l'interessamento. Spero di non avere abusato della sua pazienza e resto in attesa di un suo, mi auguro, sollecito riscontro.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
lei non abusa affatto della mia pazienza, anzi, sono io a ringraziarla per il quesito inviato ad "Uccelli" ed a scusarmi per il notevole ritardo con il quale le do riscontro. Attualmente certamente avrà risolto tutto ed i suoi novelli saranno ormai prossimi, chissà, forse ad affrontare una mostra ornitologica.
E' normale da neofiti paventare conseguenze negative sul ciclo riproduttivo dei canarini, allorchè per qualche ben preciso motivo si deve intervenire sul management delle coppie in nidificazione, apportandovi dei cambiamenti. In realtà più di sei secoli di domesticazione dell'antico Serinus canaria hanno plasmato la specie in fatto di docilità e confidenza con l'uomo, al pari dei nostri odierni volatili da cortile, di cani, gatti ed altri animali domestici.
I canarini non vanno disturbati, nè si può modificare la disposizione del loro nido, durante deposizione, cova delle uova e primi giorni di vita dei nidiacei. Poi, per il resto della nidificazione, essi tollerano di buon grado le moderate intrusioni dell'allevatore.
Pulcini di tredici giorni d'età, possono essere agevolmente spostati in altra gabbia con i propri genitori, senza temere alcuna conseguenza per l'incolumità della nidiata.
Circa la disposizione nella nuova gabbia del secondo nido, sarebbe bene collocarlo dov'era il primo, spostando quest'ultimo dal lato opposto della gabbia.
Avviene con grande frequenza che la femmina rifinisca l'incavo del nido, strappando ai nidiacei della precente nidiata il soffice piumino, spiumandoli talora notevolmente ed alterando così la naturale termoregolazione dei giovani uccelli. Quindi, per evitare tale inconveniente è bene verso il ventesimo giorno di vita dei nidiacei, spostarli oltre la griglia separatrice, eventualmente in compagnia del padre che proseguirà ad imbeccarli, provvedendo poi a passare il canarino alla partner al tramonto, così che provveda alla fecondazione della nuova covata, per riunirlo ai figli il giorno seguente. E così per più giorni di seguito, sino alla fine della deposizione delle uova.
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Ottobre 2005