Qualche giorno fa ho letteralmente strappato alla morte un canarino ali grigie in grave stato di choc, a causa di una aggressione subita da conspecifici.
E' accaduto che superficialmente avessi aggiunto ad un gruppo di novelli 2012 Ali Grigie rossi mosaico che da agosto condividono la stessa voliera, un soggetto nuovo, spostato da altro gabbione.
Questa operazione è sempre molto rischiosa da effettuare con i novelli, perchè allorchè un gruppo è molto affiatato, tende ad isolare e perseguitare sino alla morte intrusi dell'ultimora, benchè conspecifici. Questo perchè all'interno del "branco" si stabilisce una sorta di ordine gerarchico che viene spezzato da eventuali intrusi non classificati dai membri del branco, che finiscono per aggredirlo sino a morte.
A volte noi sublimiamo i comportamenti degli animali, definiti esseri "migliori dell'uomo". Non è vero nulla, gli animali sanno essere tra di essi di una inaudita ferocia e crudeltà, allorchè gli equilibri gerarchici ed etologici dei gruppi si infrangessero per qualche ragione, e questo posso dirlo con pluriennale cognizione di causa dopo avere allevato tante diverse specie, da reddito e d'affezione. Gli animali sono esattamente come l'uomo, che poi è un animale, seppure intellettivamente evoluto.
Ritornando quindi a noi, trovai il canarino da me incautamente spostato, ranicchiato in un angolino della voliera, per terra, con due falangi della zampina destra beccate a sange. Immobile. Si fece prendere da me senza opporre alcuna resistenza. Lo sistemai in una gabbietta dopo avergli disinfettato le ferite alla zampina, ma nulla, non riconquistava il posatoio e continuava gonfio a sostare sul fondo gabbia. Per giunta presentava un respiro affannoso, seguito dal dimenarsi sincrono con il respiro della coda.
I sintomi erano affatto rassicuranti e realizzai mentalmente che avrei perso il canarino di lì a poco se non fossi riuscito a fare qualcosa in tempi brevi. Così, considerando che la perdita di sangue dalle ferite superficiali alle falangi non poteva aver determinato una emorragia grave (in sostanza non v'era uno choc emorragico), convenni mentalmente che il volatile fosse in stato di choc a causa dell'aggressione subita dai conspecifici (choc traumatico/emozionale). A quel punto mi si accese una lampadina. Qui ci vuole del cortisone.
Corsi nell'armadietto farmacia di casa e per fortuna trovai una confezione di confetti di Urbason compresse da 4 mg. (metilprednisolone). Prelevai una compressa, la spezzettai, presi un pezzetto piccolo (non avevo il tempo materiale di fare precisi calcoli di dosaggio dopo ricerche in Internet) lo sciolsi in acqua, aggiunsi dello zucchero da cucina, disciolsi per bene il tutto e somministrai all'agonizzante canarino 2 gocce della soluzione. Quindi riposto il volatile sul fondo gabbia, disposi la piccola stia sotto una lampada, perchè lo riscaldasse. Dopo una diecina di minuti, ancora due gocce con il contagocce. E così per più volte.
Pian pianino il volatile rinvenne. Iniziò ad essere più vigile. Le pulsazioni della coda si interruppero e nel tardo pomeriggio finalmente il pennuto riguadagnò il posatoio della gabbia. Protrassi la somministrazione orale di cortisone sino alla sera, allorchè mi accorsi che il canarino aveva ripreso a mangiare.
Il giorno dopo vitamine e pastoncino all'uovo e l'uccellino, seppure un pò imbambolato era vivo e vegeto. Si è totalmente rimesso ed oggi svolazza in voliera. Ha perso un'unghia. Ma l'ho salvato.
Questo per dire che i farmaci vanno utilizzati da chi sa utilizzarli, avendo nozioni specifiche. Il cortisone è inflazionato dagli allevatori, per gli usi più banali. E' un farmaco molto potente e "salvavita" in alcune selezionate condizioni cliniche, ma assolutamente foriero di tantissimi effetti collaterali anche gravi, se adoperato in modo scriteriato.
Nel mio caso, il cortisone ha aumentato la frequenza cardiaca, la pressione ematica, la glicemia, la temperatura corporea. Permettendo all'uccellino con dei parametri vitali minorati dallo choc dell'aggressione subita, di riprendersi. Molto probabilmente senza il supporto farmacologico l'uccellino sarebbe perito. Sono stato felice un giorno intero per il salvataggio, lenendo lo scrupolo di avere operato in modo incauto in allevamento. Un saluto a tutti.