Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A :: forum amici degli uccelli

Pazzesco...

Seguo la tv dal mio pc, sento solo e non vedo, perchè è nella stanza da letto dei miei ed io sono in altro ambiente attiguo.

Ho appena sentito che anche le spese veterinarie entreranno nel Redditometro. Ma siamo matti?

Allora chi ha un animale domestico, non è ricco, deve lasciarlo morire di malattia, perchè se andasse dal medico veterinario, facendo dei sacrifici, sarebbe classificato ricco e quindi più tasse? Il succo dovrebbe essere questo.

Noi stiamo per tenere a Barletta un Convegno divulgativo indirizzato agli allevatori, dove dei medici veterinari faranno della didattica di base, anche per rendere edotti gli allevatori circa l'importanza dell'assistenza veterinaria per migliorare il benessere dei nostri uccellini ed il livello igienico sanitario degli ambienti urbani di allevamento, e lo Stato che fa? spaventa i potenziali fruitori della sanità animale, inserendo le spese veterinarie in redditometro, cioè quale indizio di agiatezza economica. E' pazzesco! Spero ve ne rendiate conto!!!

Speriamo le organizzazioni veterinarie, le associazioni animaliste, la stessa FOI, insorgano contro questa logica di assoggettare le cure veterinarie portate agli animali quale espressione di benessere economico. Gli animali si amano e spesso si curano senza essere ricchi, per dovere morale verso queste creature, magari al costo di grandi sacrifici.

Spero di avere inteso male dalla TV, spero di essere presto smentito, altrimenti VERGOGNA!!!!!

Ma il 47% degli Italiani vuole un Monti-bis!
Probabilmente tante persone andranno dal veterinario, e diranno di visitare i loro animali, ma solo in nero. 'Sto governo di professori non capisce veramente il vero nulla!
Sarebbe sufficiente consentire come in America di mettere in detrazione le spese o una parte di esse che l'evasione fiscale scenderebbe a livelli fisiologici molto bassi, ma in realtà Monti è il servo delle Banche, e le banche ci vanno a nozze con l'evasione fiscale, perché, per ripulire il denaro sporco della Mafia, prendono il 30% di provvigione. Quindi in Italia ci deve essere una grande maxi-evasione occulta di origine mafiosa connivente con le banche e con molta politica, ma i cittadini di classe media o medio-bassa devono essere come degli schiavi di uno stato di Polizia Tributaria. Siamo tornati ai pubblicani di Ponzio Pilato, ma facciano attenzione questi loschi figuri che Cristo disse: "Sia reso a Cesare ciò che viene da Cesare". Il primo a dare deve essere lo Stato. C'era forse più giustizia fiscale ai tempi di Tiberio di quanta non ve ne sia oggi?

Charles.

Ciao, in un altro post avevo detto che sono andato a Reggio per la piccola fiera chiamata Zebras, li ho incontrato un vecchio amico che non vedevo da almeno 15 anni, si è laureato in medicina veterinaria e ha aperto un fiorente studio, il suo lamento è stato che da circa un anno sono calate drasticamente le vaccinazioni di routin, il suo sistema prevede il richiamo del cliente in forma periodica e ha questo richiamo risponde si e no il 40% . La situazione si sta aggravando di giorno in giorno, il fatto che alla fiera di Reggio c'era poca gente era anche dovuto, lo abbiamo appreso in seguito, al fatto tragico capitato a un noto allevatore di esotici di Parma che si è impiccato nella sua ditta non facendocela più a sopportare le difficoltà, pensate che aveva solo 38 anni. di conseguenza molta gente di parma non ha partecipato.spinus

Mi spiace per il commerciante che si è impiccato, meglio fare il lavavetri che ricorrere a questi gesti estremi, prima o poi la crisi terminerà e non si sa mai cosa può riservarci il futuro.

Circa la poca gente a Reggio, le mie informazioni, peraltro attendibili, mi dicono che inveve c'era gente quanto la edizione di febbraio 2011 di San Valentino. Io nel 2011 c'ero, con la fonte delle notizie di oggi, e di gente ce n'era parecchia. Comunque la valutazione numerica resta un dettaglio soggettivo.

Tutte le libere professioni stanno arretrando. Gli avvocati si lamentano, perchè la gente fa sempre meno cause per risparmiare e cerca bonari accordi. Questo forse è un risvolto positivo. Per il resto siamo in crisi e non ne siamo affatto usciti con la bacchetta magica del mago di turno. La crisi ha radici mondiali generalizzate e, per quanto ci riguarda direttamente, affonda nel passato più o meno remoto.

Un giorno ne usciremo, non può sempre piovere, come ha scritto Mauro. Non credete però alle ricette miracolistiche e miracolose. Serve tempo ed un'inversione di tendenza mondiale.

Resta da capire perchè il prezzo dei mangimi continua a lievitare, nonostante il nostro hobby faccia indietro tutta. Sosteniamo consumi voluttuari ed in epoca di crisi economica, detti consumi possono anche cessare. Pertanto le aziende del comparto petfood, dovrebbero sostenerci - nel proprio interesse - congelando i prezzi. Ed invece...

I mangimi non possono che crescere, dato che, in tempo di crisi, le merci a bassa lavorazione, dette in gergo "commodities" non possono perdere valore, ma al limite solo aumentarlo. Salgono i cereali, il petrolio, l'oro, l'argento, il cotone in balla, ma scendono i manufatti per l'esubero di forza lavoro.
La concorrenza di Paesi emergenti, inoltre, non fa altro che creare un'ulteriore condizione di ribasso per i manufatti, ma di rialzo per le commodities, in quanto loro stessi ne consumano, e ne consumano in crescere.
Chi commercia in commodities, oltretutto, è abbastanza abituato a lavorare a basso o bassissimo guadagno, e quindi tutti, in tempo di crisi, giocano al rialzo visto che per una volta tanto possono farlo. (Esempio: se io compro una nave di grano a 2 milioni di euro, e li deposito in pagamento alle 15:00 di oggi, se mi capita un acquirente alle 15:10 che me ne offre 2 milioni e 3.000 Euro, io vendo subito ed incasso. Ho rischiato per poco tempo, ma ho impegnato un capitale enorme per un guadagno minimo. Il rischio era che non ci fosse più nessuno che mi offrisse quella somma, quindi io dovevo realizzare immediatamente, anche poco. Oggi si sa che il grano lo si colloca comunque, e si aspetta chi offra 2 milioni e 15.000 Euro, abbastanza certi che salterà fuori relativamente presto, e così via in un gioco al rialzo).
Se andiamo indietro alla Seconda Guerra Mondiale, le fabbriche, dopo la fine della guerra erano tutte distrutte e bombardate, e hanno dovuto attendere finanziamenti per la ricostruzione, mentre chi aveva a disposizione commodities, anche in guerra, si era fatto un pozzo di soldi (anche illegalmente con la borsa nera, che però sempre borsa era!).

Charles.

mi spiace per il povero allevatore,ma sara' stato anche affetto da forte depresssione e lasciato solo a combattere,e tanto basta.perche' non si creano nell'ambito delle societa' oenitofile dei fondi di mutuo soccorso,per queste emergenze,e pure l'enpa per anziani,disabili o semplici cittadini rovinati dalle gabelle di questi pirati che vorrebbero far i capitani della nazione.attenti anche la chiesa invece di pensare asue piaghe serie assai tuona contro chi ha un animale. andai per mia sventura dal parroco ora gia' defunto e sullo spiedo di satanasso,con il cane.il prete indaga se lo faccio curare se spendo insomma dice che il cane ammmalato si porta al canile o si lascia morire sul letamaio..gli ho risposto a dovere e per molti anni non ci misi piu' piede in chiesa.un altro fratacchione urlava contro"le donne del cane e del gatto"...e via di questo passo.intanto prospera il mercato nero di mangimi e medicine e mica tanto a buon prezzo.io di ricevute per visite non ne ho mai viste.un po' di solidarieta' pratica magari risolverebbe casi estremi .

Papa Giovanni Paolo II, eletto alla Gloria degli altari, sicuramente più ferrato in dottrina del Tuo parroco e del Tuo frate, disse che i nostri animali li ritroveremo risorti anch'essi nel loro corpo glorioso insieme a Gesù quando sarà la nostra ora.
Se certi sacerdoti pensassero a pregare anziché a tranciar sentenze beote, forse in Paradiso ci andrebbero loro pure...

Charles.

Per completezza..

http://www.corriere.it/animali/08_gennaio_14/papa_animali_vita_eterna_ff9d3a2e-c2b8-11dc-ab8f-0003ba99c667.shtml

cito solo per non andare off topic..

Charles ho letto!

Grazie.

A questo punto vorrei riallacciarmi alle tesi di Francesco, espresse nel Portale. Noi non possiamo saper nulla della Vita Eterna degli animali, ma vediamo che gli stessi Papi, spesso, la ritenevano possibile. Quello che è certo è che essi hanno0 una vita terrena come noi, e che, per poterla vivere al meglio, qualcosa ci costano.
La fase utilitaristica dell'animale, così come è intesa nella cosiddetta civiltà contadina, è ormai superata. Mi ricordo un mio amico agricoltore di Langhirano (PR), che aveva una stalla da latte. La decana della stalla era una mucca bruno - alpina, "Carmen", ancora in lattazione alla veneranda età di 24 anni. Per problemi alle ginocchia, l'agricoltore l'ha tolta dalla linea e l'ha venduta ad un macellaio finché ancora era possibile ottenere il nulla osta. Questa era la prassi. Però qualcosa non gli suonava giusto nella testa, anche se aveva imparato a fare così da suo padre e da suo nonno. Un bel giorno gli venne in mente di recintare un pezzo di bosco misto prato e costruirci una baracca. Gli chiesi a cosa gli servisse, e mi rispose che era venuto alla conclusione che vacche di oltre 20 anni sarebbero state collocate a riposo, anche eventualmente allevando un vitello se ne erano capaci, fino a che riuscivano a restare in vita. Eventualmente avrebbe proceduto ad una eutanasia veterinaria ma senza le sofferenze del trasporto al macello. In fin dei conti, una bestia bovina nella sua stalla, a 20 anni, aveva sicuramente prodotto almeno 12 vitelli da carne e reso il resto in latte di prima qualità adatto al Parmigiano-Reggiano, a lui non interessava speculare le tre o quattrocento mila lire di una carcassa da spolpo.
Giuliano, questo mio amico, aveva spontaneamente superato il puro rapporto utilitaristico con l'animale, e lo sentiva quasi come un "collaboratore", al quale dovevano essere garantite delle previdenze e delle garanzie.
Ora, una stalla paga tasse perché produce reddito, ma un animale domestico no. Vi sono vecchiette che spendono soldi per il loro cagnolino, e me le potete infilare in tutti i redditometri che volete, prendono sempre 516 euro al mese di pensione minima.
Non si possono mettere nel redditometro i figli o i parenti, spiegatemi in base a quale tenebroso processo mentale un disturbato psichico, che grazie ai disegni del demonio è diventato Presidente del Consiglio, riesce a trovare le soluzioni a questa equazione!

Charles.

Sono d'accordo che il fine utilitaristico nella gestione degli animali vada superato..ma credo sia solo una visione recente -45/50 anni- del rapporto uomo animale e forse conseguenza della presunta autosufficienza raggiunta dall'uomo attraverso l'utilizzo delle macchine.
Penso ad esempio al rapporto che legava mio bisnonno alla sua mula..in cui l'animale non era solo un modo come un altro per tirare il carretto ma una sorta di "membro della famiglia" sempre con le dovute misure.
Quindi il ruolo degli animali in quel senso è cambiato passando da collaboratore a reddito.
Ora si sta assistendo giustamente sempre di più al passaggio inverso, riconoscendo agli animali la dignità di esseri viventi. L'importante è, e continuo a ripetermi alla noia, fare in modo che si educhi ad una misura corretta del rapporto uomo-animale, che sappia rispettare la dignità dell'animale ma che non faccia perdere di vista il ruolo primario dell'uomo. Come in ogni cosa al mondi è necessario anche qui mantenere una giusta e oggettiva misura nella gestione del rapporto perchè le derive sono pericolose, in un senso e nell'altro.
Porto un esmpio, cosciente che probabilmente mi attirerò delle critiche: ieri al tg2 hanno trasmesso un servizio che descriveva come esistano e operino alcune agenzie per la sepoltura di cani e gatti, con tanto di appositi cimiteri e lapidi..ecco, questa, a mio modo di vedere, è una deriva spaventosa!

Poi che le spese veterinarie siano comprese nel "redditometro" è più o meno condivisibile, a seconda delle situazioni. Ci sono dei casi in cui l'animale diventa "terapeutico" e allora è ingiusto, mentre ci sono dei casi in cui la possibilità di mantenere un cane o un gatto è vista come un segno di benessere..posso dirvi dal mio punto di vista, che se avessi delle difficoltà economiche, probabilmente i canarini sono una delle prime cose a cui rinuncerei..