Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A :: forum amici degli uccelli

Ciao a tutti , è un po che manco dal forum ma ci sono ancora…
A mio avviso se dovessero inserire le spese veterinarie nel redditometro, l’unica cosa che succederà sarà una maggiore evasione fiscale da parte dei veterinari, perché saranno i clienti stessi a non voler fattura, magari ottenendo uno sconto sulla prestazione ( almeno l’iva ). Probabilmente i vet compenseranno il mancato guadagno dato dal calo di visite e interventi dovuto alla crisi, con il guadagno in nero, ma se rientrano negli studi di settore, nemmeno per loro si apre il nirvana. E sinceramente , dato che attualmente si possono scaricare solo in parte le spese veterinarie e ogni volt a riducono la percentuale, io sono tra quelle persone che quando superano il tetto della possibile detrazione smettono di chiedere ricevuta/fattura per quell’anno a fronte di un notevole sconto sul dovuto. Le solite incongruenze , per non definirle altrimenti, all’italiana. Parlano di combattere l’evasione e poi si spiana all’imbroglio. Non dovrei farlo per etica sociale, ma se risparmio anche solo il valore dell’iva sul vet , posso comprare più cibo o di qualità migliore o altro che necessiti ai miei animali . Perché sono ricca e il redditometro me lo rinfaccerà….
Considerazione: nel redditometro ci finiscono le “cose” che rendono un’idea dello standard di vita che uno sostiene, e dato che gli animali sono considerate cose di proprietà… a tutti gli effetti per gli orridi cervelli che abbiamo nelle alte sfere, era logico che finisse così.
Per contro mi pare che vada contro sia alle campagne per l’adozione di animali dai canili o situazioni simili e sia alla lotta al randagismo e alla vendita irregolare di animali. Oltre che mettere sullo stesso piano chi veste il proprio cagnolino con cappottino di strass , uno per ogni giorno della settimana e chi si fa carico di più animali che altrimenti sarebbero a carico del comune, tagliando altre spese a volte nemmeno tanto frivole.
Bel colpo di genio , non c’è che dire… i professori salvapatria. si direbbe che non sono capaci, ma la realtà è che sanno benissimo cosa stanno facendo.....
Ad ogni modo, non oso immaginare il commento che farà mia mamma : 73 anni , pensione sociale minima dopo una vita da casalinga, una micia di 17 anni .. dopo la beffa della social card ora è …. Riccastra….bho, non so nemmeno se ricordarglielo….che dite, forse è meglio lasciar perdere e lasciarla in santa pace a guardarsi la Tv con la micia ottuagenaria sulle ginocchia….

Vi rammento che prima dell'attuale esecutivo dei professori, il precedente esecutivo di governo aveva invece reso detraibili dalla dichiarazione dei redditi le spese veterinarie.

Personalmente ho detratto le parcelle della diagnostica, pagate per il mio allevamento di canarini ad un istituto zooprofilattico dove feci eseguire alcuni esami di laboratorio ed all'università di Bari, idem. Ora invece...

Sono d'accordo che aumenterà l'evasione, ma ricordate pure che sono stati sguinzagliati agenti della Finanza in borghese un pò ovunque. Ora, sono d'accordissimo che commercianti, artigiani e professionisti debbano rilasciare documento fiscale, e spesso alcune categorie non lo facevano, ma il discorso delle spese veterinarie in redditometro è diverso.

Penalizzando fiscalmente l'assistenza veterinaria, si ottengono tre fenomeni:

1) incentivo dell'evasione fiscale alla fonte (mancato rilascio delle ricevute fiscali);

2) minore ricorso al medico veterinario (con deterioramento del benessere animale);

3) deterioramento del livello igienico-sanitario del rapporto uomo-pet, con incremento del rischio di diffusione delle zoonosi (patologie trasmissibili animale-uomo).

State pur certi che questa è una norma assurda!

sepolture e cimiteri ma anche cremazioni sono sempre esistite sono un segno di sensibilita'verso un essere che ha condiviso con noi tanti anni della vita,ce ne sono di monumentali per cani di poeti e gente un po' raffinata in egitto venivano adddiritttura mummificati i gatti cani e buoi apis con una stella in fronte e coda bifida.del resto che ne facciamo delle carcassse? non mi par rispettoso considerare rifiuto il corpo di un amico e per certa gente l'unico amico sincero.basta lasciare le carcassse aun vet e ci sono ditte x l'incenerimento piu' igienico e dignitoso.i miei li seppellisco nella terra perche' tornino al ciclo naturale,senza lapidi o scritture pero'.state tranquilli che di cibo e denaro ce ne sarebbe davvero per cani e porci senzamiserie e carestie sepochi o molti rinuciassero loro arimpinzarsi come porci oltre la necessita'.chi mette i cani nel redditometro è un porco,un prosciutto non un uomo...

Francesco sa bene in che guai mi trovavo quando iniziai a raccogliere gli ultimi superstiti di Razza Italica. Dove è scritto che un povero non può avere un animale? Tutto dipende dalle sue priorità, se quei pochi che ha li spende così, sempre di soldi suoi si tratta.
Io trovo che Tu sia un po' radicale, ma già Te l'ho detto, io non ci vedo nulla di poco cristiano nell'amore per gli animali, piuttosto hai più ragione sul fatto delle spese per i cimiteri degli animali, ma io trovo anticristiani o poco cristiani anche i cimiteri per le persone. Come scrisse Totò in una famosa poesia, la morte è 'na livella. Odio le manifestazioni di opulenza dei nostri cimiteri, e non mi piace neppure quella malcelata necrofilia per cui un sacco di persone si dicono cristiani, ma poi preferiscono spendere un sacco di quattrini per fiori sulle tombe o per statue o cappelle di famiglia, e non dicono neppure un rosario ai loro cari defunti. Mi ricordo quando ero bambino che, dato che si viveva ancora secondo le tradizioni secolari, il giorno dei defunti era l'occasione per pantagrueliche mangiate di lesso di maiale, zamponi, cotechini, piedini e codini, sanguinacci, quintali di crauti con l'aceto o col vino rosso, e pentoloni di castagne e pere nobili cotte. Il tutto con l'anima dei defunti non ci azzeccava minimamente.
Questo è per dire che ci possono essere persone dall'animo candido che fanno cose che a noi paiono strane perché diverse, e persone dall'animo nero ma che ci sembrano tanto a posto.

Charles.

Non si vuole intendere che gli animali di casa sono per chi ne ha, dei fratelli minori, dei figli, dei fratelli. Si farebbe, al pari di esseri umani, qualunque sacrificio pur di aiutarli se affetti da patologie.

Quindi avere saldato delle parcelle veterinarie non vuol dire automaticamente essere agiati o ricchi. Ed invece proprio per garantire a questi nostri fratelli minori un'esistenza migliore vicino all'uomo padrone, sarebbe intelligente defiscalizzare per i proprietari di pet ogni onere di tipo sanitario sopportato a beneficio degli animali domestici.

Francesco ha ragione. Intanto bisogna discernere, il Fisco cerca i ricchi che si mascherano da poveri, e non li scoverà certamente mettendo in redditometro le spese veterinarie per un coniglio da compagnia.
L'altra parte è la questione morale. E' morale spendere troppo per un animale?
Io, come altri, ritengo che sia immorale spendere cifre alte per sciocchezze, tipo i classici collarini con brillanti per cagnolini delle dive di Holliwood, o robe del genere, e che sia altrettanto immorale tenere animali solo come status symbol, tipo cani Rottweiler o Pitbull solo per farsi vedere, senza dare all'animale il giusto affetto.
Trovo che sia molto morale, invece, prendersi cura dei propri animali, sia che siano animali da reddito sia da compagnia, per assurdo posso fare l'esempio di un cane per ciechi o un cane da valanga. In questo caso nessun prelato si scandalizzerebbe. Ma basterebbe che quei prelati rivolgessero la mente agli insegnamenti di Gesù in persona: (Mt 18,12-14) "Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre non vuole che si perda neanche uno di questi piccoli". (Giovanni 10,14-15) "Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.". Qui, ovviamente, Gesù parla di pecore, facendo però riferimento al genere umano. Ma usa il termine 'pecore' nelle parabole, proprio per la sua immediata comprensione, ed evidentemente, non criticando ma bensì lodando un Buon Pastore di anime (cioè se stesso), loda implicitamente anche un buon pastore di pecore vere.

Charles.