Diamante di Gould con patologia oculare - foto dalla reteSalve Chieppa,
sono Romeo e le scrivo da Firenze. Mi scuso per il disturbo, ma le scrivo in quanto mi trovo con una giovane femmina di Diamante di Gould in difficoltà.
L'ho comperata ad inizio gennaio, dopo la morte di un'altra femmina. Purtroppo l'ultima ha presentato sin dall'acquisto dei problemi, come piccoli coaguli di sangue che uscivano dalle narici. Le ho praticato una terapia topica con Cortison-chemicetina, per circa una settimana, e il probema è scomparso, per ripresentarsi a distanza di 20-25 giorni.
Avendo riscontrato ottimi risultati con la terapia già praticata, ho fatto seguire un secondo ciclo di trattamento con risultati risolutivi, perchè al momento dalle narici non vedo più essudato emorragico.
E però ora, dalla stessa parte dove facevo l'applicazione della pomata in narice, sulla parte superiore dell'occhio è spuntato un tubercolo, come fosse un piccolo porro, una escrescenza secca che certamente procura prurito all'uccellino che si sfrega continuamente alle bacchette della gabbia.
Tale neoformazione mi sembra che aumenti progressivamente di volume, tanto che oggi l'uccellina sta con la palpebra chiusa.
Le sarei infinitamente grato se potesse suggerirmi un rimedio, poichè mi dispiacerebbe moltissimo perdere anche questa seconda femmina di Diamante di Gould, che oltretutto va molto d'accordo con il maschio (stanno sempre vicini e non bisticciano mai).
Colgo l'occasione per porgerle i miei più cordiali saluti. A presto.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
dai sintomi che sommariamente mi descrive, deduco che la femmina di Diamante di Gould presenti una patologia (batterica e/o protozoaria) che investe l'occhio ed i seni nasali.
Per evitare trattamenti avventati ed alla cieca che finirebbero per non risolvere e peggiorare le condizioni del pennuto, che tendono come mi scrive progressivamente a peggiorare, le consiglio decisamente di interpellare un medico veterinario aviare e comunque specializzato in animali non convenzionali.
Il fatto che la patologia che ci descrive sia migliorata inizialmente con l'impiego di un antibiotico in pomata (Cortison-chemicetina), a base di cortisone e cloranfenicolo, ci suggerisce una patologia batterica che potrebbe essere associata ad altra sostenuta da protozoi (Tricomoniasi?).
Tutto ciò richiede una valutazione specialistica, anche attraverso esami di laboratorio. Anche perchè c'è il rischio di trasmissione della stessa patologia, se confermata come infettiva, al maschio conspecifico convivente.
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Aprile 2004