cisti del piumaggio escisse da canarini - allevamento Verdi & Ardesia (2000)Egregio Chieppa,
in agosto scorso abbiamo trovato sul terrazzo di casa un Canarino recante in anellino identificativo FOI, pertanto riteniamo sia stato volutamente liberato (anzi, condannato a morte!) da qualche allevatore privo di scrupoli e con poco rispetto verso questi esserini (noi siamo animalisti).
Già dall'epoca del ritrovamento presentava alcune piccole "cisti" al posteriore e sotto le ali che con il passare dei giorni si sono ingrossate sino a che, una volta seccate, sono cadute.
Purtroppo continuano a spuntarne di nuove ed anche molto brutte, soprattutto sulla coda, dove fra l'altro il canarino ha perso completamente le piume.
Apparentemente l'uccellino sta bene, cinguetta, è vivace e mai fermo e soprattutto mangia parecchio.
Lo alimentiamo con graniglia di miglio, biscotto, foglie di radicchio ed a volte dell'uovo sodo.
In allegato le ho inserito due foto dove può vedere le cisti in oggetto. Le sarei grato se potesse trasmettermi qualche informazione su come curare (se possibile) questa piccola bestiola.
Ringraziandola sin da ora, distintamente saluto.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
le foto che mi allega documentano chiaramente l'esistenza nel suo canarino trovatello di una patologia del piumaggio relativamente frequente in alcune razze (Border, Crested, Gloster, Norvich, Yorkshire ed in alcuni tipi e varietà di Canarini di Colore come Opale, Pastello Ali Grigie, varietà Mosaico, ecc.).
Trattasi della Hipopteronosi cistica, volgarmente nota come "Cisti del Piumaggio", o con il termine anglosassone di "Lumps".
Sono cisti cutanee che si presentano in guisa di formazioni nodulari, di dimensioni variabili dalla grandezza di un pisello, a quella di una noce, singole o multiple, di consistenza solida e tendenti ad esulcerare.
Spesso, come da lei riferito, le cisti mature si essiccano e cadono spontaneamente. In altri casi è necessario ricorrere al medico veterinario per un'escissione chirurgica. Purtroppo con altissima frequenza dette formazioni cistiche tendono a recidivare.
La causa di questa patologia non è completamente nota. Alla sua origine c'è un'alterazione del follicolo della penna, dovuta a fattori diversi (traumi locali di varia natura e da pica, malnutrizione, infezioni). in sostanza la penna in sviluppo, in luogo di emergere alla superficie della cute, si ripiega ed avvolge su se stessa all'interno del follicolo, sviluppando progressivamente la ciste con il concorso della reazione flogistica dei tessuti circostanti.
Recenti acquisizioni di ricerca scientifica hanno evidenziato una predisposizione genetica ed ereditaria a sviluppare la patologia in parola. Pertanto si consiglia di non utilizzare in riproduzione i soggetti portatori di cisti del piumaggio e di evitare gli accoppiamenti tra canarini a piumaggio particolarmente abbondante e morbido.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Luglio-Agosto 2006