Ingrandimento fotografico di un Dermanyssus gallinae (Acaro rosso pollino) - foto dalla reteEgregio Chieppa,
sarei molto interessato a conoscere il ciclo vitale dell'acaro rosso: pur non avendo tale problema in allevamento (tratto periodicamente i miei soggetti con l'antiparassitario Frontline), vorrei capire meglio quanto vive un acaro rosso e quanto tempo può sopravvivere senza nutrirsi.
Inolte, se non le chiedo troppo, vorrei indirizzarle un altro interrogativo: gli antiparassitari come Ivomec e Frontline, provocano la morte degli acari che succhiano il sangue degli uccelli trattati, o invece più semplicemente evitano che gli uccelli trattati vengano punti?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
il temibile Acaro Rosso (Dermanyssus gallinae) è un ectoparassita (parassita esterno) che di giorno dimora negli ambienti di allevamento, annidandosi in crepe ed anfratti di pavimenti e muri, negli interstizi delle gabbie, nell'incavo dei posatoi, per sortirne di notte e portarsi alla ricerca degli ospiti vertebrati, sui quali si nutre di sangue (ematofagia).
Soddisfatta l'attività parassitaria, l'acaro diviene visibile ad occhio nudo, in guisa di un puntino rosso ricolmo di sangue, ancora meglio apprezzabile con l'ausilio di una lente di ingrandimento. Per essere attivi, gli acari necessitano di un gradiente termico ambientale, compreso tra 18 e 30 °C.
Le femmine sessualmente mature depongono, per 5/8 settimane consecutive, da 4 ad 8 uova al giorno, all'interno dei loro usuali rifugi diurni. Nelle condizioni di umidità e temperatura più favorevoli, dalle uova schiudono dopo due giorni le larve, che non sono da subito ematofaghe. Vanno successivamente incontro a tre mute e dopo due stadi ninfali intermedi si trasformano nell'acaro adulto, parassita ematofago. Tutto il ciclo evolutivo richiede un tempo minimo di 7 giorni, di più con temperature non ottimali.
Il parassita è in grado di sopravvivere nell'ambiente anche in assenza degli ospiti naturali, resistendo a lunghi periodi di digiuno (anche per più di un anno).
L'azione patogena dell'Acaro rosso, si concretizza essenzialmente per la sua attività ematofaga ed anemizzante, debilitante per gli uccelli, in particolare i pulcini implumi in nido, e per la possibilità che l'acaro veicoli batteri e virus (vaiolo del canarino, salmonelle, ecc.).
Salmonellosi e Acaro rosso 1
Salmonellosi e Acaro Rosso 2
E' possibile accertare la presenza dell'acaro in allevamento, ispezionando accuratamente l'interno dei posatoi cavi (bacchette) e compiendo delle visite notturne in aviario con l'ausilio di una torcia che illumini gabbie, accessori di allevamento, pareti ed infrastrutture.
Particolarmente utile è l'accorgimento di disporre alla sera dei fogli o panni di tessuto di color bianco, piegati sulle gabbie, ispezionandoli il mattino seguente di buon'ora. In genere se l'allevamento presenta una infestazione importante da Acaro rosso, è facile riuscire ad individuare i parassiti ingorgati di sangue e di color rosso scuro sulle superfici interne di carta e tessuto.
Gli antiparassitari che menziona, agiscono a dosaggio corretto, mediante assorbimendo da parte dell'organismo degli uccelli e distribuzione ematica sub-tossica nel circolo vascolare dell'animale vertebrato. L'acaro succhiando sangue sulla cute dei soggetti trattati, resta intossicato in modo letale.
Da sottolineare che attualmente i piretroidi di sintesi (spray antiparassitari) non risultano più granchè efficaci sull'acaro rosso e la stessa Ivermectina (Ivomec) manifesta delle falle, piuttosto dei suoi derivati di ultima generazione come ad esempio la Selamectina.
Sperando di essere stato esauriente. Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Aprile 2004