Gabbia da esposizione per Canarini di Colore - Foto dalla reteFrancesco Buongiorno,
sono Gerardo, un assiduo frequentatore del portale verdiardesia.com.
Ti scrivo in relazione all'impiego delle gabbie da esposizione in allevamento per la preparazione dei Canarini di Colore alle mostre. Infatti tempo fa ti chiesi in Forum che ne pensavi del fatto di abituare i canarini in procinto di mostre alla gabbia da esposizione, e tu mi rispondesti che avevi acquistato da poco una decina di gabbie da esposizione specifiche per la specializzazione del Colore e che ti trovavi bene ad utilizzarle.
Ora, a distanza di tempo, volevo chiederti tramite la tua rubrica su "Uccelli", in base alla tua maturata esperienza, se il tuo parere è sempre favorevole all'impiego di gabbie regolamentari da esposizione nell'allenamento dei canarini da esporre a concorso. Quale é poi la procedura che adotti (tempi di permanenza, eventuali stress evidenziati, ecc.).
Ti chiedo questo, perché anche io sto pensando seriamente di procedere all'acquisto di gabbie da esposizione, o al limite di costruirmele da me. Il punto è che molti allevatori ritengono superflua questa procedura, considerando che il Canarino di Colore non deve assumere in concorso "posizioni di lavoro" come le razze di forma e posizione; io ritengo tuttavia che allenare i nostri migliori soggetti a queste gabbiette sia vantaggioso, in quanto si presenteranno sul tavolo del giudice più calmi e tranquilli, perché abituati per tempo al contenitore da mostra, anche se alcuni tecnici come il Prof. De Baseggio, asseriscono che i voltili in mostra non dovrebbero restare nei contenitori da esposizione per più di due ore, pena degli scondizionamenti organici.
Inoltre, sulla scheda di partecipazione ai mondiali di quest'anno, ho letto che si dovrebbe certificare che i soggetti sono stati preventivamente abituati alla gabbia regolamentare da mostra, da almeno quattro settimane! A tutto ciò si aggiunge il fatto che non vi è uniformità di dimensione delle gabbiette in parola. Infatti si trovano in circolazione almeno quattro gabbie da mostra e cioè: quelle simili alle comuni gabbie da cova (30x20 cm.), quelle con pareti laterali e sfondo in lamierino metallico, quelle con solo lo sfondo in lamierino ed il restante in reticolato a sbarrette, quelle COM in legno smaltato.
Scusandomi per essermi dilungato, ti saluto, non prima però di averti fatto i miei complimenti per gli ultimissimi risultati che hai conseguito a Reggio Emilia ed ai Campionati Italiani e i miei migliori auguri per il Mondiale che ormai è alle porte.
Saluti.
Lettera FirmataRispostaGentile Gerardo,
doppi auguroni anche a te, per il nuovo anno e per la tua laurea che so essere alle porte! Grazie per i complimenti, molto gentile.
Io utilizzo da due anni a questa parte le gabbie da esposizione per abituare i miei soggetti alle condizioni che si troveranno a fronteggiare in mostra, devo dire con risultati soddisfacenti. Non è importante tanto la dimensione di dette gabbie e la tipologia, quanto la disposizione ravvicinata dei posatoi, così da dare agio all'uccellino di assumere un portamento equilibrato e composto, saltando da una bacchetta all'altra per uno spazio esiguo.
Nelle comuni gabbie e voliere da allevamento, i nostri volatili sono infatti abituati a spostamenti ben più ampi e se venissero confinati in gabbiette da esposizione solo al momento dell'ingabbio in mostra, resterebbero disorientati all'improvviso cambio di contenitore, assumendo posture non ideali ed armoniose per presentarsi al giudice in fase di giudizio. Anche per i Canarini di Colore esistono sulla scheda punti voci (considerando) come "portamento" ed "impressioni".
Inoltre si ha la necessità di isolare i soggetti da esporre, al fine di curare con sufficiente anticipo l'integrità del piumaggio dei piccoli concorrenti piumati, piumaggio notoriamente a rischio di beccate e danneggiamenti da parte di altri conspecifici, se venissero lasciati in coabitazione con essi e non isolati per tempo.
Da quanto ho avuto modo di esporti, non è detto che per l'isolamento pre-mostra si debbano usare assolutamente delle gabbiette regolamentari da esposizione. Basta una piccola gabbia da cova, con l'accortezza di dotarla di due soli posatoi centrali, disposti allo stesso livello di altezza ed assai ravvicinati, così da dare agio al nostro campioncino in pectore di abituarsi a piccoli spostamenti ravvicinati, come poi sarà nelle gabbie da esposizione.
Non ho notato l'insorgenza di particolari stati di stress nei soggetti confinati in preparazione nelle gabbie da esposizione regolamentari, anzi! Lo stress è viceversa frequentemente scatenato da interazioni gerarchiche di territorialismo, ed è tipico dei gruppi posti in coabitazione. Lo stress da mostra ingenera anche per la manipolazione della gabbietta da esposizione, per soggetti che non siano abituati a questo tipo di trattamento. Io sposto spesso ed osservo le gabbiette da esposizione con i miei soggetti in preparazione, proprio per ricreare in anticipo le stesse condizioni che i volatili troveranno in mostra. A tal fine torna utile collocare le gabbiette da preparazione mostre in un posto dell'allevamento bene in vista e di passaggio, manipolando e sollevando le gabbiette almeno un paio di volte al giorno, così da abituare il soggetto da concorso alla presenza umana ed agli spostamenti della gabbietta da concorso.
Dispongo nelle gabbiette da mostra i canarini allievi da "allenare", circa 60 giorni prima dell'inizio delle esposizioni alle quali intendo partecipare, dopo aver mondato il loro piumaggio da eventuali penne danneggiate e spezzate, così da rendere possibile la ricrescita totale del piumaggio, in tempi utili con la prima esposizione. Spero di aver fugato ogni tuo dubbio.
Invito per ulteriori approfondimenti, a rileggere questo mio articolo pubblicato anni fa sul periodico di ornitologia "Alcedo - Ornitologia e Natura":
Preparazione dei canarini alle mostre ornitologiche
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Gennaio 2005Vetrina Amazon Ornitologia
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