Nidiaceo di canarino affetto da proventricolite fungina - Foto verdiardesa.comSalve Chieppa,
ho seguito i suoi consigli sul portale Verdi & Ardesia e li ho trovati molto utili ed interessanti. Le sarei grata se mi potesse aiutare ancora una volta, ma questa volta in modo diretto, con un mio problema.
Allevo Agapornis roseicollis di diverse mutazioni, il problema è che da una coppia mi sono nati tre piccoli di mutazione cremino, che sono morti tutti a distanza di un giorno dalla loro nascita. I piccoli presentavano la pancia un pò scura e la parte, non so come si chiama, corrispondente al nostro ombelico, fuoriuscita come un filino che sporgeva dal pancino, cosa che noto sempre normalmente appena nascono ma che con il passare delle ore si riassorbe. In questi soggetti che le dico, il filino sporgente non si è riassorbito per niente, pensa possa dipendere da quello?
Ho sentito qualcuno che ha avuto casi analoghi e che li ha curati con il Fungilin. Cosa ne pensa se facessi una cura preventiva ai genitori, per evitare che nelle prossime cove possa riaccadere ciò? E in ogni caso come posso curarli? Mi riferisco naturalmente ai genitori, perchè i pulcini purtroppo sono morti.
Ancora una cosa, ho chiesto alla mia farmacia di fiducia se avessero il Fungilin, così che possa acquistarlo, ma mi hanno risposto che detto farmaco non è più disponibile sul mercato italiano, loro hanno il Mycostatin che è la stessa cosa. Lei che ne pensa?
Spero di essere riuscita a spiegarle chiaramente il problema. Resto in attesa di una sua risposta e nel frattempo la ringrazio anticipatamente.
Lettera FirmataRispostaGentile lettrice,
il caso che mi espone merita un approfondimento con il medico veterinario che mi auguro segua il suo allevamento, ad ogni modo, a titolo di conforto e discussione tematica epistolare, provo ad avanzare delle considerazioni.
Quanto mi descrive dei pulcini mi fa pensare ad una infezione batterica e non fungina, anche se poi ci potrebbe essere una consociazione di germi diversi.
Per godere di certezze diagnostiche è sempre pregiudiziale fare eseguire una diagnosi cadaverica con esami di laboratorio sui soggetti morti. La diagnosi di certezza non può essere convenientemente fatta sulla scorta dell'anamnesi, cioè la semplice descrizione dei sintomi colti dall'allevatore. Occorre andare a vedere e cercare, così che isolati gli agenti patogeni causali si possa saggiare in laboratorio l'efficacia dei medicamenti specifici atti a contrastarli (antibiogramma), e solo successivamente il veterinario potrà prescriverle una terapia mirata. Tanto per informarla di come vanno le cose in questi casi. Ovviamente una terapia mirata a seguito di precisa diagnosi, oltre a curare ove possibile gli uccellini malati, eviterà l'estensione del contagio ai soggetti sani dell'allevamento.
Ciò premesso, gli psittacidi sono soggetti anche alla proventricolite fungina da Macrorhabdus ornitogaster, ma va diagnosticata opportunamente, il sospetto non corrisponde a diagnosi certa.
Detto micete purtroppo sembra sensibile solo alla Amphotericina B (Fungilin). Da quanto letto il Mycostatin (Nistatina - antibiotico antifungino polienico) avrebbe una certa efficacia contro il Macrorhabdus ornitogaster solo nei Cardellini.
Il Fungilin era un farmaco ad uso umano, contenente una molecola (Amphotericina B) ormai obsoleta per la terapia umana e sostituita con antimicotici di nuova generazione. Ad ogni modo la stessa azienda che distribuiva il Fungilin in Italia, continua a produrre il prodotto e distribuirlo in altri Paesi europei, dove è reperibile come Fungizone (compreso lo Stato Città del Vaticano, a Roma).
Pertanto, sottoponga il problema che ravvisa ad un medico veterinario aviare e certamente lo risolverà con la consulenza del professionista.
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Novembre 2006