Gruppo di Diamanti mandarini (Taeniopygia guttata) - foto dalla reteBuongiorno Chieppa,
sono una nuova abbonata di "Uccelli", mensile che cercavo da tempo, visto che sono una grande appassionata di ornitologia. Possiedo otto uccellini: due Pappagallini ondulati e tre coppie di Diamante mandarino.
Le scrivo per chiederle un parere sulla morte improvvisa (e inaspettata), di un piccolo di Diamante mandarino di già cinque settimane.
Qualche settimana fa, la coppia di diamantini "ha dato alla luce" quattro piccini bellissimi. Dopo poco tre piccoli sono morti, mentre quello più robusto e grande è sopravvissuto. Dopo cinque settimane, il mio "pipistrellino" presentava tutte le penne, eccezion fatta sulla testa, e cominciavo a preoccuparmi, perché avevo letto sulla rivista che alla seconda settimana circa, avrebbe dovuto uscire dal nido.
Apparentemente stava bene, perché pigolava e si muoveva per il nido, ma evidentemente mi sbagliavo... Questa mattina, ahimè, l'ho trovato morto!
Lei che ha tanta esperienza, che ne pensa? Grazie per l'attenzione che mi dedicherà, aspetto con ansia una risposta.
Annalisa - E-mailRispostaGentile Annalisa,
è estremamente arduo, per non dire impossibile, azzardare una ipotesi di diagnosi per quanto mi espone, sulla scorta di poche notizie di anamnesi ed in mancanza del riscontro di esami di laboratorio.
Le cause della morte del suo pulcino, come dei suoi fratellini, potrebbero essere tante e diverse. Quando si desidera conoscere con tutta certezza il perché di un improvviso decesso di un proprio pennuto, è pregiudiziale sottoporre a necroscopia con specifici esami di laboratorio il volatile perito, presso un Istituto Zooprofilattico di zona, oppure indirizzandosi ad un dipartimento di medicina veterinaria (sezione di Patologia Aviare).
Tenga tuttavia presente che sovente le covate con "figlio unico" falliscono, in virtù del fatto che un solo pulcino in nido costituisce per i riproduttori uno stimolo subliminare (insufficiente) di cure parentali, rispetto ad una covata completa e numerosa.
Sarà certamente più fortunata alla covata successiva.
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Luglio-Agosto 2003