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come è da considerarsi il grado di parentela tra il figlio di un maschio A con femmina B e la figlia dello stesso maschio A ma femmina C?
Cioè lo stesso maschio ma diversa femmina!
Altro quesito, il nipote del maschio A con la figlia del maschio A;

Nel primo caso si tratta di fratellastri e se il maschio, padre in comune, è di eccellente/buona fattura, è un accoppiamento da farsi.

Nel secondo caso è un accoppiamento tra cugini, bhe è fattibile (avviene anche tra gli umani con dispensa papale), ma la validità di questo accoppiamento è sempre subordinata alla buona fattura del parente in comune, perchè sono i suoi geni che attraverso i suoi derivati te andrai a concentrare nella progenie.

Il secondo accoppiamento è nipote x zia, o sbaglio ?

E no, sono cugini, la nipote di mio padre è evidentemente mia cugina...

Si parla del nipote del maschio A e della figlia del maschio A, quindi sono cugini, no?

si cugini però con diversa madre!

Bhe, per forza, i cugini hanno tutti genitori diversi. Scusa, la madre di tua cugina è la tua stessa madre? Altrimenti sarebbero fratellastri se uno dei due genitori fosse in comune...

ma questo accoppiamento non è troppo consanguineo?

No, assolutamente!

Ma non c'è il rischio di malattie ad accoppiare i parenti?

No, se si opera in modo corretto. Vedi Irma, per quanto noi umani tendiamo ad "umanizzare" diffusamente i nostri animali, caricandoli di aspettative e valori culturali ed etici tipici della nostra specie evoluta, il mondo dell'allevamento è ben altra cosa.

Per cui spesso per fissare certi caratteri di pregio si ricorere anche ad un livello di consanguineità non troppo stetto, ma comunque accoppiando parenti. Inoltre i riproduttori durante una stagione riproduttiva, possono anche cambiare partner, perchè la finalità di chi fa selezione per esporre ai campionati di bellezza è inseguire la perfezione ideale dello standard.

Quindi non essere portata a confondere la nostra più che giusta cultura umana con i suoi valori etici e morali, con il mondo dell'allevamento di selezione, per il quale molte pratiche sono valide, con l'accortezza comunque di salvaguardare il benessere animale, come peraltro la normativa sulla protezione degli animali e delle specie oggetto di tutela, impone.