Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A :: forum amici degli uccelli

Mi associo al cordoglio, ho letto il testo del professore veramente molto utile.

Anch'io mi associo a questo dolore, non l'ho mai conosciuto di persona ma è un grandissimo riferimento per tutti noi attraverso i suoi scritti. Ho usato il presente perché credo non morirà mai proprio per tutti gli insegamenti che ci ha dato.

ma a quanto trapela tra le riche del necrologio dell'ultimo "uccelli"sembra che affetto da male incurabile sia suicidato.è vero?era un assertore dell'allevare senza sentimento.e in unintervista su avifauna citava ad esempio un allevatore inglese di cani che uccideva e dava da mangiare agli altri cani i cuccioli mal riusciti.peccato che l'intervista sia andata persa con quel sito.se si è tirato un colpo ha espresso coerenza con le sue idee balorde.bravo!

Viviamo succubi del giornalismo da spazzatura. Quel giornalismo dove il pettegolezzo sensazionale fa notizia, in termini di pruriginosa curiosità e morbosa violazione della privacy individuale, mentre la notizia vera diventa il post scriptum da relegare in secondo piano. Non sarò mai fautore di questo giornalismo della servetta o della spazzatura, se preferite.

La privacy individuale va preservata ad ogni costo, specie in un momento tanto delicato quale può essere la dipartita dalla vita terrena.

Ciò premesso, io non so se il Prof. Zingoni sia morto suicida, non mi interessa, o non lo scriverei mai in un forum di discussione letto da migliaia di persone, seppure lo sapessi. La notizia vera, che non è un post scriptum, è che un grande dell'ornitologia amatoriale italiana, oggi non c'è più. Punto!

Ovviamente "Uccelli" non è certamente il prototipo del giornalismo da spazzatura, anche perchè non ha fatto illazioni sconvenienti. Forse qualcuno ha voluto leggere a tutti i costi sopra le righe. Massima considerazione per l'Amico direttore Italo Feregotto, il mio "direttore" a cui devo il patentino di giornalista pubblicista.

Bene, oggi ho ricevuto il fascicolo di "Uccelli" e mi scuso con cocorita!

Non avrei scritto in quel modo, questa è la mia valutazione, ovviamente soggettiva ed opinabile. Inoltre il suicidio non è affatto un gesto di forza e determinazione, ma sempre di estrema debolezza e vulnerabilità personale.

Nessuno può decidere della propria vita, che non ci appartiene, mentre assecondare il fato che ognuno di noi ha, non è certo "andare al traino". Forza è combattere con determinazione sino all'ultimo e cadere con dignità.

Tanto per commentare il necrologio scritto dall'Amico Feregotto, che una volta tanto non mi è piaciuto, nonostante Italo sia in possesso di una penna sagace ed arguta, e sono certo non sarebbe piaciuto neppure al Professore, come certamente non lo avrà gradito la sua famiglia. Vabbè, una caduta di stile può capitare a chiunque. Certamente sarà capitata anche a me che scrivo dall'età di 18 anni.

non giudicate se non volete essere giudicati...penso che questa persona vada vista conpieta' dolorosa,e chi lo ha ammirato preghi per la sua anima,tutti possiamo cadere...

Non sto giudicando, il Prof. Zingoni continua a godere della mia stima più incondizionata alla memoria. Commentavo il necrologio alquanto discutibile di "Uccelli" che quasi sembra giustificare il gesto del suicidio, che è sempre un atto fuori da ogni logica etica e morale...

In un ambiente dove siamo quasi tutti amici, la stampa doveva tacere certi particolari ininfluenti alla notizia della scomparsa del Professore, se non in termini di morbosa curiosità...