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Mi chiamo Giuseppe. Ho cominciato fin da bambino ad allevare piccoli caduti dal nido, facendo esperimenti asssurdi ( granivori messi nel nidi degli insettivori e viceversa) ottenendo risultati insperati. Nel 68 mi sono iscritto a FOI a Saronno, arrivando ad avere una 50 di coppie. Un epidemia di vaiolo mi fece una strage. L'incauto acquisto da un rivenditore di un Agata limone portatore di rubino,allora si chiamavano così, senza adeguata quarantena mi porto al disastro. Ho regalato tutto. Ho ricominciato con lo stesso RNA negli anni 80 con i Cardinalini d.v. In purezza con ottimi risultati e con medie difficilmente raggiungibili con i canarini. Passo ore davanti alle gabbie e riesco subito a capire di cosa hanno bisogno. Ora ho la fortuna di vivere in collina circondato da spontane prative di tutti i tipi e con la coppia di Topazio agata per ora sono a 8 nati . Mi piacerebbe tornare agli spinus o a qualcosa di più complicato ma per ora mi accontento di leggervi tutte le sere e di viziare i miei agata e relativi pulletti. Con simpatia Giuseppe.

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Saluti Giuseppe.


04/05/2012, 22:44
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Buonasera Giuseppe, benvenuto!

Che bello, anche Tu con la doppia passione Canarini/Spinus (oggi riclassificati come Carduelidi). Si può essere bigami in ornitofilia, non c'è assolutamente conflitto. Magari meglio avere due ambienti distinti di allevamento, uno per i canarini altro per i vecchi "Spinus".

Io allevo canarini da una vita, pur non essendo stravecchio. Anche a me è capitato qualche pastrocchio per un acquisto incauto senza quarantena. E per giunta da un quotatissimo e noto allevatore di canarini di colore (si dice il peccato e non il peccatore...). Per ora allevo canarini Nero Pastello Ala Grigia di tutte le cromie e per i carduelidi sudamericani - mia recente conquista - allevo Cardinalini del Venezuela ancestrali e mutati, e Lucherini Testa Nera ancestrali.

Per i Carduelidi ho i seguenti progetti futuri (te li enuncio per stimolare la tua passione): introdurre a fine anno una coppia di Lucherini Testa Nera mutazione Topazio (che mi piace tantissimo) e tentare la riproduzone del Carduelis xanthogastra (Lucherino Ventre Giallo), acquistando una coppia da un ottimo allevamento locale.

Ma il mio punto di arrivo è tra due anni l'acquisto di un paio di coppie di Negrito della Bolivia (Carduelis atrata) per tentarne la riproduzione in purezza. Anche la nascita e svezzamento di un solo pullo, da me inanellato nel mio allevamento, sarebbe una grande vittoria.

In sostanza allevo canarini ala grigia per fare mostre importanti e possibilmente continuare a vincerle, ed i carduelidi sudamericani per divertirmi e sentirmi "bravo" come allevatore, riproducendo e gestendo specie non proprio comunissime e facilissime come i canarini.

Ed ora che ti ho tentato, inizia a meditare di riprendere i Carduelidi Sudamericani, specie molto molto affascinanti!

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Allevo: Cardinalino del Venezuela (ancestrale/ bruno/ pastello/ pastello ali grigie/ pastello bruno/ diluiti) - Lucherino Testanera (ancestrale/ diluiti/ topazio/ lutino) - Lucherino Ventregiallo - Lucherino Facciagialla.


04/05/2012, 22:57
          
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:itaband: Onestamente mi aspettavo la tua risposta. Tradisci una grande passione che trapela dai tuoi scritti. Lo stimolo per cimentarmi con Xantogaster, Negriti etc non mi mancherebbe anche se con i cdv penso di aver chiuso. Non stimolano il mio spirito di confrontarmi con l'impossibile. Con i Negriti ci sono rimbalzato lasciandoci anche diverse penne (soldi). Allora erano di importazione e costavano una sassata. Pochi li allevavano in purezza in svizzera in climi montani e portarli al piano era una tragedia. Avevo allestito una stanza luminosissima tipo sala operatoria, ozo e uv, niente estranei e prative tutto l'anno ma non c'era niente da fare. Erano già compromessi all'arrivo. Ora ho letto che sia più facile. Ma non lo so, il grande amore della terza età deve ancora sbocciare. Sto allestendo due stanze fantastiche e visto l'impegno che chiede ora il lavoro mi ci vorrà un po' per finire. Per ora preparo il nido poi si vedrà. A RE deciderò. Per ora mi sono comprato il prog. di Bruno Peri per i led e lo sto sperimentando sulla coppia di top aga e sui novelli alloggiati in separate stanze e procedendo con prog luce diversi. Sono curioso di vedere i risultati. Al momento ho qualche perplessità dovuta forse a incauto uso ma penso che sia un gran passo avanti. Certo di modifiche da fargli ne ho già trovate un paio e questo forse e' il bello di questo hobby. Se avessi bisogno di qualche c.elide ora so a chi rivolgermi. A presto Giuseppe

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Saluti Giuseppe.


04/05/2012, 23:38
          
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In effetti ci metto tanta passione, in tutte le cose che faccio, vero. Se non mi appassionano non le faccio, e parlo anche in campo extraornitofilo.

I Cardinalini del Venezuela sono facili da allevare, concordo. Anche Lucherini Testa Nera e mi dicono Xantogastra.

So del Negrito, un tempo erano tutti di cattura, non si acclimatavano da noi, provenienti dall'alta montagna degli altipiani boliviani e sistematicamente perivano. Poi ci voleva un portafoglio molto capiente per cimentarsi con il loro allevamento e le cifre di cui si parlava in tempo di lire erano i milioni e non certo le centinaia.

Oggi le cose stanno cambiando. Ci sono ceppi ben stabilizzati in cattività e che si riproducono anche al livello del mare. I soggetti di cattura sono ancora introdotti fraudolentemente, inanellati da adulti con metodiche particolari, ma non è con essi che si può allevare; ci sono ottimi allevatori in Italia che allevano in purezza e la specie non è più tabù.

I costi oggi come oggi sono relativamente contenuti, rispetto al passato, e si trovano ottime coppie inanellate e nate in cattività a 500,00 - max 600,00€/coppia - sessate con PCR, perchè come sai il Negrito della Bolivia non ha dimorfismo sessuale.

Ok, ho scritto anche troppo, ma la passione è tanta ed auspico che in questo forum, oltre agli amici canaricoltori si uniscano alla truppa nuovi amici allevatori di carduelidi sudamericani, per scambio di idee, esperienze, ricerca di soggetti e quant'altro.

P.S. - aggiungo che per i Negriti della Bolivia, grazie a ceppi selezionati e stabilizzati in cattività (ottimi i ceppi tedeschi, ma anche gli italiani non sono male), è notevolmente scemato l'impiego di farmaci ed in primis di anticoccidici, utilizzati per proteggerli da infezioni batteriche e microparassitare alle quali sono delicatissimi. In passato si parlava di un trattamento mensile, tutti i mesi con Baycox Bayer, per mantenere bassa la carica di coccidi. oggi molti allevatori non seguono più questa prassi, preferendo fare eseguire con cadenza mensile o bimestrale, esami di laboratorio, intervenendo solo in caso di bisogno. Altri trattano contro la coccidiosi solo all'inizio della stagione umida, allorchè i Negriti sono più sensibili e vulnerabili alla coccidiosi.

Personalmente, allorchè intraprenderò questa avventura, dovrò avere una struttura veterinaria alle spalle che mi faccia con costanza il monitoraggio sanitario delle coppie, così da intervenire con farmaci solo all'effettivo bisogno e per tempi contenuti e programmati dai protocolli di terapia.

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05/05/2012, 0:06
          
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Indurre in tentazione e'peccato grave!!!!!

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Saluti Giuseppe.


05/05/2012, 10:46
          
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L'anno scorso ho visto delle foto meravigliose di stupendi esemplari di Negrito della Bolivia che un mio cliente di canarini Ala Grigia del Kuwait aveva ritirato dalla Germania. Erano dei soggetti stepitosi e di grande taglia. Non so che fine abbiano fatto nel bollente Paese arabo.

Perchè se è laborioso pretendere di allevare una specie che in Sud America vive in alta montagna (spingendosi sino ai 2000 mt.), credo sia temerario tentare di allevarli in un Paese con temperature di 50 - 60 C°... Chissà, forse con un buon impiano di condizionamento ambientale... Scriverò all'Amico del Kuwait per avere notizie dei suoi Negriti della Bolivia...

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05/05/2012, 10:57
          
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Sarei curioso anch'io. Volevo chiederTi se esiste una pubblicazione che enumeri tutti i tipi di Spinus sudamericani. Quando nel 70 un caro amico mi portava i cdv dal Venezuela mi porto' alcune foto di altri carduelidi in vendita dal tipo che gli procurava a Caracas i cdv. In mezzo a Negriti Xantogaster e altri mi fece un grand'effetto un coppia ( c'era sotto la descrizione) di tipo cardellino mutato dai colori delicati giallo beige e rosso sfumato della testa,almeno così me li ricordo. Ho cercato in rete ma non ho trovato niente. Costavano meno della meta di un cdv sulle 15/20.000 lire di allora. Quindi non credo fossero rari. Ti viene in mente qualcosa? Io le foto, non le trovo più.
Saluti Giuseppe

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05/05/2012, 14:53
          
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No, non so dirti. Io comunque sono contrario all'acquisto di uccelli di cattura. Mai avuto ad oggi Negriti, e solo per la presenza ormai di ceppi stabilizzati in allevamenti domestici, mi accosterei alla specie.

Io sono una sintesi di animalismo e passione per l'hobby ornitofilo, essendomi formato da bambino sui testi del celeberrimo Prof. Vittorio Menassè, fulgida figura di animalista ed ornitofilo-ornitocoltore. Conobbi il Professore di persona una volta ad una riunione animalista a Roma e collaborai a lungo alla rivista "Animali Natura Habitat", da lui diretta per i tipi della Editrice Scegliere di Milano.

Circa i testi che chiedi, esiste una bellissima e pregevole monografia sul Cardinalino del Venezuela, scritta da Natale e Pidalà - Edizioni Alcedo. Tratta sia dell'uccellino allo stato naturale, della domesticazione, mutazioni (con tantissime splendide foto), alimentazione, tecnica di allevamento, ecc. Veramente da acquistare, io la presi ed imparai parecchio su quella monografia.

Non mi risulta ci sia altro come testi monografici sui Carduelidi Sudamericani, e poi la rete Internet che è una miniera di informazioni ed immagini.

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05/05/2012, 21:41
          
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Al tempo di cui facevo riferimento non avevi alternative e poi non si aveva coscienza animalista come oggi. Nemmeno io farei ricorso ad animali di cattura anche per il fatto che quelli nati in gabbia,trappole a parte, danno meno problemi. I miei cdv finivano quasi tutti in Puglia. Peccato che la persona a cui ho regalato tutto 9 coppie, relative gabbie inglesi borgovit libri allevamento, abbia buttato via tutto. Saluti Giuseppe

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05/05/2012, 22:03
          
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Il Cardinalino del Venezuela lo abbiamo estinto o quasi in Natura noi ornitofili occidentali. facciamo pubblica ammenda, perchè è la verità!

Oggi ci sono tantissimi più Cardinalini del Venezuela negli allevamenti europei che in Venezuela. Il testo monografico sulla specie di Alcedo, riporta un fedele reportage sulla consistenza del Cardinalino del Venezuela in Natura, e ti assicuro che occorre cercarlo con lanternino e lente di ingrandimento, tanto pochi ne sono rimasti in Natura.

Inoltre il testo ha redatto un progetto di reintroduzione della specie ancestrale in Venezuela, partendo da Cardinalini nati in cattività. Se mai il progetto avesse corso, io mi reputo in prima linea nel regalare al governo del Venezuela alcune mie coppie nate in cattività, al fine di un vasto e collettivo progetto di reintroduzione della specie in Natura, che veda la collaborazione di diversi allevatori italiani ed europei. Bisogna ridare alla Natura ciò che un tempo ci siamo abusivamente presi! Sarebbe un onore per me contribuire a tale progetto grandioso.

Vorrei ribadire però che la grave rarefazione del Cardinalino del Venezuela nell'areale d'origine sudamericano è stata sì determinata dalle catture a fini di espostazione in Europa, ma anche aggravata dalla rarefazione da parte degli indigeni locali dell'habitat di elezione della specie, a causa di vasti disboscamenti per versare alla pratica agricola i relativi terreni vergini ed un tempo forestali.

Se non ci daremo da fare ad allevare sempre più lo stupendo Negrito della Bolivia, a partire da ceppi naturalizzati e stabilizzati negli allevamenti europei, anche il Carduelis atrata seguirà la sorte del Carduelis cucullata.

Stiamo infatti parlando di Paesi molto poveri, le cui popolazioni rurali vivono ai margini della miseria e collaborano con i narcos. Per cui per i govermi locali, cattura ed esportazione di volatili protetti è il male minore...

A noi Europei dunque la palla e le ragioni della Conservazione delle Specie!!!

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06/05/2012, 12:02
          
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