Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A :: forum amici degli uccelli

Abbiamo appena segnalato telefonicamente alla redazione internet della FOI - Federazione Ornicoltori Italiani ONLUS, che collegandosi alla url http://www.foi.it compare una pagina degli hackers albanesi, con tanto di stendardo e marcia musicale.

E' evidentemente un attacco di hackers. Non riusciamo però a comprendere perchè gli albanesi ce l'abbiano con la nostra FOI ONLUS e che male ha mai fatto loro.

Speriamo in un pronto ripristino del collegamento con il sito federale. Naturalmente l'abuso ha pertinenza legale penale e certamente la FOI-ONLUS provvederà prontamente ad allertare la Polizia Postale.

Per fortuna hanno risolto ed il sito FOI è ritornato fruibile.

bene che si sia risolto...!!!! gli hackers ei malvagi in genere sono una malarazza trasversale,non è neppur detto che gli autori siano albanesi veri...chi è malvagio non ha bisogno di motivazioni per le sue cattiverie,le fa perche' ci prende gusto crede di aver fatto il duro,si sentegonfio di orgoglio malato.avrebbero bisogno di quattro ceffoni e a spalar deiezioni di suino per qualche anno..

Premesso che non ho nulla contro gli albanesi, ed anzi, per anni abbiamo dato lavoro ed alloggio in azienda ad una schiatta di fratelli albanesi impiegati nella cura del gregge ovino, alcuni dei quali sono poi restati stabilmente in Italia ed uno in particolare, Enzo, oggi sposato e con regolare permesso di soggiorno a Roma ci chiama tutti gli anni a Natale per farci gli auguri; faccio rilevare che il sito hacker che si era sostituito al FOI, recava bene in vista la bandiera dell'Albania, una marcia musicale in lingua albanese e in alto l'intestazione "#ALBANIA HACKERS!"

Quindi inequivocabilmente si è trattato di un gruppo di hackers albanesi usi alla pirateria informatica. Reato molto grave e che prevede l'arresto.

Siccome gli "hackers" in questo caso non hanno inserito sul sito F.O.I. alcunché di osceno e/o apologetico di un qualsiasi reato (o così ho capito io), e sapendo quanto sia faticoso aprirsi la strada in un web server, da parte mia sarei propenso a considerarla più una burla, anche se di gusto dubbio, che non un vero e proprio reato.
Vorrei spiegare a cocorita che, anche se io disapprovo totalmente tale modo di fare, è molto difficile, paradossalmente, trovare posti di lavoro buoni, anche in un ambito stra-svaccato come è oggidì il settore informatico.
Purtroppo ci sono dei quasi-premi-nobel con delle tesi sull'intelligenza artificiale e sulle reti neuronali che scrivono per mangiare codice banale per siti Internet. Un colpo da hacker può servire invece ad un bravo informatico a smuovere qualcosa.
So che è sbagliato totalmente, ma potrebbe esserci dietro la motivazione della fame, e se non vi è produzione contemporanea di materiale disdicevole, invito al perdono. Ovviamente, ripeto, non alla giustificazione, ma solo alla comprensione.

Charles.

E' il server dove viene pubblicato il sito FOI ad essere stato hackerato, evidentemente ha dei bug.

Questo è quasi impossibile direi con Aruba S.p.A. che prevede un sistema concatenato di password per gli accessi in FTP, che secondo me rendono estremamente arduo l'accesso anche burlesco agli hackers, che comunque sono molto attivi soprattutto in estate.

Spero di non sbagliarmi e non ritrovarmi domani lo stesso effetto in sito!

Non è il sito che ha dei "bug", ma probabilmente è stata predisposta una catena di password "facile" da bucare. Se io uso, ad esempio, il nome del mio gatto (Pissy), ho una password difficile da indovinare, ma più facile, andando per tentativi successivi (e qui ci sono dei password-sniffers da hacker che utilizzano degli algoritmi abbastanza sofisticati per la ricerca), di quanto non sia, ad esempio, una "Pw64xFIL7c4", che io riesco in realtà a ricordare benissimo, perché significa: Password 64 (bit) X [nome di mio figlio] [anno di nascita di mio figlio in formato esadecimale (7c4 = 1988)]. Io non me la potrei scordare, ma non è nemmeno così immediata da trovare se si va per tentativi.
Questo è solo un esempio, ovviamente, di come si possono creare password complesse ma facili da ricordare, ribadisco che gli hackers ci sono e spesso lavorano anche bene, bisogna proteggersi.

Charles.

caro charles,non considererei un reato una burla da perdonarsi,o l'italia diventa il paradiso dei piccoli delinquenti impuniti-e anche dei grandi spesso-e sono proprio questi mariuoli che guastano la vita di tutti i giorni..quindi poco o tanto chi sbaglia paga ,o la vita diventa invivibile e la pratica si allarga,l'hackeraggio è un reato dalle conseguenze imprevedibili se si attaccano centri nevralgici o militari.gli albanesi sono ne' meglio ne' peggio dialtre persone. mi hanno aggiustato un tetto con sveltezza competenza e ricevuta,cosa che gli italiani preferiscono evitare...non è la nazionalita' o razza a fare l'uomo onesto ma la sua moralita' le sue azioni.,et de hoc satis

Un'azione tesa a modificare, sostituire, distruggere una pagina web è un'azione gravissima. Comporta dei danni morali e materiali. Se capitasse a me, molto probabilmente dovrei ingaggiare un webmaster a ripristinare i codici danneggiati o andati distrutti. E non sempre poi il perduto è ripristinabile (vedi la triste vicenda del nostro primo forum che in sostanza patì un attacco hacker per insipienza di due informatici che più che da informatici operarono da veri hackers). Nel frattempo il sito inutilizzato per volontà arbitraria di terzi teppisti, resterebbe pagato senza fungere.

Quindi vediamo per il verso giusto la pirateria informatica come un reato grave e giustamente perseguibile a norma del Codice Penale italiano e non solo.

Ciò premesso, non so se la FOI-Onlus ha sporto denuncia alla Polizia Postale per l'attacco subito ieri. Di certo l'ufficio stampa avrebbe dovuto girare un comunicato alle agenzie di stampa, ingigantendo ad arte l'episodio al fine di sfruttare una possibile penetrazione mediatica a costo zero della FOI-Onlus.

Ricordo che d'estate gli uffici stampa fanno i migliori blitz opportunisti, perchè i giornali sono a corto di notizie da pubblicare e la penetrazione mediatica è possibile ed agevole.

Quando gestivo l'ufficio stampa del Movimento Anticaccia Protezione Animali e Natura in Puglia, erano proprio questi mesi che mi consentivano di pubblicare sulle diverse testate pugliesi anche importanti, varie notizie del mio Movimento.

Ho già detto che disapprovo quanto è avvenuto, il problema è però dato dal fatto che in sostanza, se costoro sono solamente entrati nel repository, hanno inserito una home page diversa, hanno rinominato qualche file, e non hanno deteriorato nulla, in sostanza si è trattato solamente di un'azione fine a se stessa. Perciò, anche se è configurabile sotto la fattispecie di reato informatico, è probabile che si tratti di ragazzini di un Istituto Tecnico, ai quali la classica lavata di capo servirà più che non una condanna penale.
Quando ero insegnante all'Istituto Inapli di Parma, capitò un evento clamoroso: un alunno dell'Istituto era sfuggito ai controllori dell'autobus sul quale viaggiava senza biglietto, declinando false generalità. La classica stupidata adolescenziale.
Ne seguì un'inchiesta formale, condotta dalla Polizia Stradale e dalle Guardie Comunali, con interrogatori, e quant'altro. Le posizioni furono immediatamente divise in due fronti: chi la considerava una burla, e tra questi vi ero io, e chi invece voleva l'arresto del viaggiatore abusivo. Durante una seduta di fuoco dal Preside io chiesi se pensavano di essere persone responsabili e normali.
Mi dispiace, ma io penso che la ragazzata sia una ragazzata, e che vada sì punita, ma soprattutto superata dal suo autore meditando sull'offerta di una seconda chance.

Nolite judicare et non judicabimini(riferito a me).

Charles.