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Allevamento e fiscalità
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Autore:  norwich [ 17/07/2012, 11:35 ]
Oggetto del messaggio:  Allevamento e fiscalità

Sperando che questo argomento interessi a molti e che qualcuno sappia rispondere in maniere competente e precisa evitando, logicamente, i secondo me.
Con la presente situazione economica italiana, con la ricerca spasmodica, da parte dello Stato, di entrate da ogni tipo di attività, dall'intensificarsi di notizie relative a "blitz" della Guardia di Finanza nelle più disparate attività, nutrendo l'esigenza di regolarizzare il più possibile la nostra situazione ( allevatori di uccelli) pongo la seguente domanda:
Che tipo di obbligo fiscale ha un allevatore che durante una mostra scambio vende il surplus di allevamento ( non parlo dei commercianti) formato da 30-40-50 canarini? abbiamo l'obbligo di aprire una partita IVA? Abbiamo l'obbligo dell'emissione di una ricevuta fiscale?Mi sono recato proprio oggi presso l'Agenzia delle Entrate di Lecce dove non mi hanno saputo rispondere. MI hanno solo detto che se non emetto alcuna ricevuta potrei essere denunciato come evasore totale e che comunque nessuna normativa legifera in tal senso. Mentre i cinofili , paragonati ad imprenditori agricoli sono quelli che hanno un numero maggiore a 5 fattrici. Nulla per gli uccelli. Bisognerebbe fare qualcosa perchè con i tempi che corrono ...
Sergio

Autore:  Francesco [ 17/07/2012, 12:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

Ciao Sergio,

hai aperto una "bomba", scherzo, ma ne parlavo giorni fa con un grosso dirigente di una grossa associazione italiana, che si poneva il problema. Teniamo anche presente che l'Agenzia delle Entrate, come peraltro per altri argomenti i protezionisti, ci seguono...

Tempo fa ero a cena con un sottufficiale della Guardia di Finanza, diciamo in una località dell'Italia centrale per un convegno FOI e gli ponevo la stessa domanda, essendo Lui un allevatore e dirigente di associazione. Mi disse che se ci limitiamo a vendere ciò che produciamo e non facciamo commercio (cioè non acquistiamo e rivendiamo uccellini altrui) non saremmo tenuti ad alcun obbligo fiscale, perchè saremmo inquadrabili ed equiparabili ai contadini che vendono davanti il portoncino di casa frutta o altri prodotti agricoli di propria produzione, senza alcun obbligo fiscale.

Ribadisco peraltro, a scanso di equivoci, e te Sergio lo sai meglio di me, che il nostro è un hobby assolutamente a perdere o in pareggio, perchè dai magri introiti delle vendite, noi ci ripaghiamo le ingenti spese per acquisto e mantenimento dei riproduttori, spese di gestione locale di allevamento e per le attrezzature, spese di trasferta per viaggi vari a mostre e negli allevamenti dove acquistiamo i riproduttori.

Alla fine ci divertiamo, e se tutto va bene andiamo in pareggio. Si può allora tassare un gioco a reddito 0?????

Autore:  giuseppe2603 [ 17/07/2012, 14:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

Si ma non per tutti è così.....non ci prendiamo in giro...

Se la finanza entra nella mostra scambio a Reggio (zona franca)....blinda tutti......

Autore:  spinus [ 17/07/2012, 16:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

Vorrei intervenire in merito alla questione, tra l'altro molto interessante posta in discussione. nel mio settore avviene una cosa analoga in merito alla commercializzazione di prodotti per rettili e rettili. La causa di tutto questo è l'organizzazione, da parte dei soliti furboni che hanno capito tutto,
delle famose mostre di rettili un po' sparse in tutta Italia ed organizzate sempre dai soliti noti faccendieri. succede che a queste moste partecipano sempre gli stessi espositori, alcuni vengono da fuori Italia e questi portano non solo rettili vari ma anche attrezzature quindi teche, tappetini, luci ecc.ecc. ovviamente alla famosa mostra che in realtà è un mercatino nessuno emette uno scontrino fiscale e neanche una ricevuta fiscale solo cessioni cites tralaltro gratuite, ma che gratuite non sono visto che i vari animali in cites vengono venduti. dato che questo andazzo avviena ad esclusivo danno dei commercianti che invece gli scontrini li emettono. Una associazione rappresentativa di essi a finalmente hanno presentato un esposto denuncia alla Guardia di Finanza la quale da quest'anno sta monitorando tutti quei furbetti che senza emettere uno scontrino o una ricevuta in forma ripetuta e costante sono presenti a tutte le mostre (mercatini) di rettili che vengono organizzate in Italia.
In effetti il problemaq non sussiste se te devi liberarti di una covata di elaphi o di pitoni, l'importante è che non lo fai in maniera continuativa e persistente altrimenti fai commercio e devi emettere scontrino fiscale.SPINUS

Autore:  spinus [ 17/07/2012, 16:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

Vorrei precisare che gli allevatori presenti con i banchetti a Reggio Emilia magari sono presenti solo a quella mostra, non sono presenti a tutte le mostre d'Italia e vorrei ricordare che per gli hobby se il giro d'affari è inferiore a credo 4000 euro non vi è commercio e quindi non vi è obbligo di emissione di ricevuta fiscale. Chi si deve preoccupare a Reggio Emilia o nelle altre mostre sono coloro i quali a monte delle mostre fanno attività con gli uccelli, non mi va di fare i soliti nomi ma sono tutti quelli che hanno gli stand organizzati e che di solito sono al perimetro della mostra scambio. Chi vuol intendere intenda. spinus

Autore:  spinus [ 17/07/2012, 16:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

In ogni caso le tasse si dovrebbero pagare su un eventuale utile quindi alla vendita bisognerebbe sottrarre il costo delle strutture, ammortizzabili in cinque anni, il costo della luce e riscaldamento, mangime e pastoni e una cosa fondamentale che è il tempo, che valore gli diamo. E' ovvio che il nostro hobby, se di hobby vero si tratta, è un lavoro in passivo che da' solo soddisfazioni morali non materiali. Ma può succedere che se la cosa arriva alle orecchie di Rigor Montis forse si inventa una tassa anche sulle soddisfazioni morali. SPINUS

Autore:  Francesco [ 17/07/2012, 17:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

Mi auguro solo il nostro Paese non diventi uno Stato di Polizia Tributaria, dove ogni espressione di svago sia sottoposta a feroce tassazione.

Giusto tassare chi commercia, cioè acquista uccellini da terzi e rivende, non altrettanto gli hobbisti. Il problema è l'assenza di una legge quadro nazionale che disciplini ed inquadri il nostro settore.

Certamente saprete che per la cinofilia, sino a 5 fattrici è considerata hobby avulso da qualsivoglia obbligo fiscale (ed ogni cucciolo si può vendere a cifre anche di 1.000,00€ - quindi si assolve per hobby un reddito anche non indifferente, considerando che una cagna può partorire due volte l'anno...), oltre le 5 fattrici è attività agricola inquadrabile con la partita IVA di agricoltura.

Autore:  spinus [ 17/07/2012, 17:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

Francesco, se eventualmente si dovesse realizzare una legge quadro, dato che i nostri DIPENDENTI PARLAMENTARI sono fuori dalla realtà del paese, temo che farebbero l'ennesimo pastrocchio senza capo ne' coda. Basta dire che nella Regione lazio non si possono allevare e detenere uccelli nostrali anche se anellati e con certificato. Ciò contrasta con il principio costituzionale che vuole uguale diritto in tutto il territorio nazionale. Un laziale è penalizzato nei confronti di altro cittadino che invece può esporre e gareggiare e quindi eventualmente vincere una gara nazionale ti sembra normale? In Umbria a causa di un coglione della provincia di Perugia dell'ufficio caccia e pesca si è vietato per anni l'allevamento di crocieri ciuffolotti e frosoni e sai bene che se gareggi con gli ibridi il ciuffolotto e il crociere sono determinanti a volte per vincere una competizione. Ora finalmente tutto si è risolto grazie all'ennesima pressione sulla legge Regionale della caccia.SPINUS

Autore:  charles_forever [ 17/07/2012, 17:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

Per carità, non invochiamo altre leggi, troppe ce ne sono e quasi tutte vanno bene per lavarcisi il ....

Il nostro, esimio Francesco, è già uno Stato di Polizia Tributaria a tutti gli effetti.

Quando poi eravamo uno Stato "normale", avevamo solo una fila di capre a comandarci, ora ne abbiamo tre: Regione, Stato ed Europa, e tutte e tre hanno tasche enormi sempre da riempire per il povero Pantalone.

Non fatemi parlare, o ....

Charles.

Autore:  norwich [ 17/07/2012, 20:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Allevamento e fiscalità

[*l'importante è che non lo fai in maniera continuativa e persistente altrimenti fai commercio e devi emettere scontrino fiscale.SPINUS]
Riprendo l'ultima frase che ha scritto Spinus ed in virtù di essa replico. Il Funzionario dell'Agenzia a mia esplicita richiesta di precisazione sulla norma che recita quanto sopra scritto da Spinus mi ha risposto: " Lei pensi ad un agente della Finanza che le eleva un verbale di infrazione quale evasore totale o anche parziale a Reggio o anche a Milano,intato sta poi a lei ricorrere ed andare presso quella Commissione Tributaria per discutere, cin un Legale la questione, quindi anche se dovesse vincere il contenzioso le costerebbe forse più del verbale stesso"
Allora mi chiedo, come ha fatto l'Associazione Nazionale di Cinofilia, perchè la nostra cara FOI non si interfaccia con il competente Ministero il quale potrebbe legiferare in materia e chiarire come per le 5 fattrici nei cani???????
Sergio

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