Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A :: forum amici degli uccelli

Oggi sono stato con un amico allevatore di Barletta ed i suoi due ragazzi, piccole promesse dell'ornitofilia amatoriale della Città della Disfida, in visita ad un allevamento di Cardellini Major dislocato nella nostra provincia BAT. Veramente un bell'allevamento.

Ecco alcune foto fatte da Antonio, l'amico barlettano, che vi posto in link per non ridurre le immagini in tutta la loro maestosa bellezza. Ritraggono alcuni Cardellini Mayor mutati, taluni impegnati a prendere sfilacci per la imminente nidificazione.

Sono rimasto entusiasta dalla specie. Ecco le foto:


http://www.verdiardesia.com/images/cardellini1.jpg

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Vedo Francesco che non perdi tempo...
Fai i complimenti al tuo amico da parte mia,soggetti favolosi e per di piu'tutti 2012 da quel che si vede,di fronte a certe immagini non si puo'rimanere che estasiati.
Anche mio padre alleva cardellini,lui solo ancestrali nostrani,li alleva in super purezza tanto che io ho dovuto attrezzarmi in un terreno di mio suocero per i miei uccelli,diceva che avrei inquinato il canto dei suoi beneamati
Cosa ci vuoi fare dopo tutto la passione l'ho ereditata da lui

Sto solo guardando Roberto, giro, a me piace visitare allevamenti e scambiare opinioni con gli allevatori. Dagli allevatori c'è sempre da apprendere, anche da studenti abbastanza prossimi alla laurea in medicina veterinaria.

Ad esempio questo allevamento aveva un grande ricambio di aria ed io ho chiesto se questo fosse da mettere in relazione ad una strategia di management per abbassare il coefficiente igrometrico, che in effetti era a 50% (molto basso). Sappiamo infatti che sia i Negriti della Bolivia che i Cardellini (tutti Carduelidi) sono molto sensibili a tassi elevati di umidità ambientale, che automaticamente scatenano la temibile per essi coccidiosi, sempre in agguato.

Queste cose specialistiche caro Roberto non c'è nessun testo o corso istituzionale di medicina veterinaria che te le insegna. Impari a meraviglia sul campo, girando gli allevamenti e confrontandoti con gli allevatori. Veniva curata in allevamento, mi è stato detto, una profilassi mensile con Coccidiol contro la coccidiosi, immagino seguita da integrazione con vitamina K (ho dimenticato di chiedere). I soggetti erano stupendi ed in ottima forma. Maschi magnificamente al canto.

Prossimamente visiterò un allevamento di Negriti della Bolivia e Carduelis Xanthogastra, dove molto probabilmente a breve gireremo un servizio per una puntata de L'Arca di Noè.

Mettimi a visitare allevamenti, io sono sempre pronto. Venivo dalle tue parti in Toscana, a Grosseto, anni fa ad acquistare arieti miglioratori iscritti al Libro Genealogico della razza ovina Comisana. Ricordo una volta organizzai un bel tour, prima a Grosseto nell'allevamento Berni (aveva capi meravigliosi) e poi di rientro verso il Sud passammo nell'allevamento Rosatini di Viterbo, sempre della razza ovina Comisana, altro superbo allevamento al top di pecore da latte. Ci portammo con noi in furgone una coppia di giovani arieti da rimonta iscritti al Libro Genealogica della razza, da ognuno dei due allevamenti. Ma quello che era bello era parlare con gli allevatori, scambiare nozioni, impressioni, problematiche. Ricordo che da Rosatini, che era peraltro figlio di un medico veterinario, parlammo in lungo e largo del problema delle mastiti, confrontando le nostre nozioni e conoscenze di campo.

Azz, la passione per gli allevamenti è una malattia che porto nel sangue sin da bambino, poi io coltivo il mio interesse per gli animali veramente a 360°.

Sicuramente Francesco la passione per gli animali e'innata,poi avendo vicino persone che ti spronano diventa tutto piu'facile,io sono nato tra colombi viaggiatori,uccelli vari,cani e da innumerevoli arnie di api,la grande passione di mio padre che tutt'oggi coltiva con discreti risultati,quindi sono stato ben avviato...
Piacerebbe anche a me fare una visita in qualche allevamento serio,ma sono rientrato da poco nel "giro"e non ho ancora tante conoscenze,qui da me ci sono parecchi "uccellai"e pochi allevatori seri,che comunque ci sono.
Mi interessa molto il discorso del Coccidiol,secondo te puo'avere una valenza anche con i canarini?
Se ritieni apro un altro topic per non andare sempre "off"con faccio sempre del resto

Io ho avuto l'impressione che dietro questo bravo, bravissimo allevatore, con soggetti - ripeto - meravigliosi, non vi fosse un'assistenza veterinaria, piuttosto consigli attinti da pratici o dal solito mangimista di turno...

Perchè per la profilassi della Coccidiosi più che una somministrazione di sulfamidici (tale è il Coccidiol) sistematica e costante, andrebbe condotto un monitoragio sanitario periodico, mediante frequente esame delle feci, nonchè una adeguata profilassi (riduzione al minimo di visite in allevamento/abbattimento di tutti i fattori stressanti/bassa umidità dei locali/vendita di tutti i soggetti esposti/rigorosa quarantena e monitoraggio di laboratorio dei soggetti acquistati come rimonte/ambienti puliti, fondi gabbia defecalizzati frequentemente e con griglie periodicamente lavate), così da intervenire con farmaci prontamente al bisogno effettivo, riducendo nel contempo i fattori di rischio.

Leggevo tempo fa infatti, che l'utilizzo sistematico di farmaci contro la coccidiosi (in questo caso si usa correttamente un coccidiostatico, perchè poi la resistenza immunitaria ai coccidi è determinata da premunizione, cioè dalla presenza di piccole aliquote subpatogene di protozoi che stimolano costantemente le difese immunitarie dell'ospite), finiscono per indebolire i soggetti (pare ne risentano alla fine gli endoteli vascolari), determinando pure alla lunga fenomeni di resistenza a detti chemioterapici.

Quindi meglio monitorare costantemente i soggetti, intervenendo tempestivamente con farmaci specifici solo a contrastare cariche di coccidi allarmanti.

Io farò decisamente così, se effettivamente introducessi la specie. Circa i canarini, sono a maggior ragione dell'avviso di puntare su un monitoraggio di laboratorio (ovviamente meno frequente che per Cardellini altri Indigeni e Negriti della Bolivia, perchè sono meno soggetti all'infezione) e sulla ottimizzazione della profilassi gestionale e di allevamento che poi è la stessa che ho accennato per i Cardellini.

Credo anch'io nella mia ignoranza che le cure preventive possono essere piu'dannose che altro,anche se ci sono allevatori che le fanno e le consigliano,con il passare del tempo poi avro'piu'esperienza e potro'valutare meglio,per il momento come da te consigliato cerco di mantenere sempre pulito e alimentare al meglio i miei animali,diciamo che l'unico accorgimento che uso sempre e'quello di aggiungere 3ml.di aceto di mele per ogni litro d'acqua e incociando le dita per adesso tutto va bene.
Non vedo l'ora di postare anch'io in queta sezione le foto dei primi pulli,credo che a brevissimo verranno deposte le prime uova

Benissimo Roberto, attendiamo le foto, ovviamente in un topic ad hoc.

complimenti sono veramente belliiiiiiiii