Comunque, rivoluzione si fa per dire, ma tanti piccoli accorgimenti per risparmiare sulle spese e migliorare lo stato igienico sanitario dell'allevamento.
Direi che ad oggi le nuove strategie stanno facendo centro se è vero che non ho ancora perso un solo pullus delle uova schiuse, ed incrociamo le dita. Ma vi anticipo qualcosa.
1) tutti i portapastoni sono esterni, in pratica delle piccole mangiatoie portasemi, dove invece, avento sulle gabbie per i semi le tramogge dispenser, metto il pastoncino integrato con uova fresche in piccoli quantitativi che vengono rinnovati due volte al giorno, ma lo sfrido è minimo. Ovviamente il fatto che il pastoncino sia esterno alla gabbia ed accessibile solo dalla testa delle coppie, evita inquinamenti con feci e salvaguarda il livello igienico-sanitario del prodotto.
2) il pastoncino morbido da imbecco da me assemblato, non è come quello degli anni scorsi, ma diverso e mi sta fornendo ottimi risultati. In sostanza le dosi sono queste:
prendo un uovo lessato per circa 15 minuti abbondanti, lo schiaccio con una forchetta e vi aggiungo 1 cucchiaio e mezzo di Eccellent Chemivit (pastoncino secco) + 1 cucchiaio e mezzo di No Color Base (Ravasi). Quindi aggiungo vitamine, Simbiotic (pro/prebiotici Chemivit) e un pizzico di spirulina. Impasto il tutto e somministro, SENZA FRUTTA AGGIUNTA, al contrario di quanto facevo l'anno scorso...
La frutta infatti aggiunta al pastoncino da imbecco, favorisce le fermentazioni batteriche, spesso rende il pastone troppo umido e più facilmente deteriorabile, inoltre per la prima settimana di vita dei pulli non è affatto utile, se non controproducente. Essa contiene del fruttosio, molta fibra, un pò di vitamine e sali minerali.
La fibra non serve affatto all'apparato digerente dei volatili che non riescono a digerirla a livello intestinale. Vitamine e sali minerali li integro comunque nel pastoncino e gli zuccheri creano problemi al delicato intestino dei pulli troppo giovani, favorendo fermentazioni, enteriti, disidratazione, ecc.
In realtà, dopo la prima settimana di vita ed avvenuto l'inanellamento, quando cesso di somministrare la pappetta con l'antimicotico a prevenzione delle micosi neonatali (dispongo ancora del vecchio caro Fungilin), somministro a giorni alterni ed in un portapastone interno che a sera rimuovo, uno spicchietto di mela o pera che i riproduttori divorano imbeccando i pulli, ma senza esagerare.
Ad oggi mi sta andando alla grande. Non ho perso neppure un pullo ed ho già urgentemente richiesto alla mia associazione, l'AOP-Bari, una nuova fornitura supplementare di anellini B.
Dimenticavo di dirvi che il pastoncino secco grassato con olio di riso che vi esposi nel vecchio forum sta andando alla grande, e lo somministro durante la cova e durante l'accoppiamento, cioè quando in gabbia non vi sono pulli, o più pulli da imbeccare.
In questo modo sto sortendo un grande risparmio in allevamento, ho pulli da inanellare entro il 5° giorno di età per quanto rapida è la loro crescita, e mi sta andando molto bene. Spero duri sino a fine cove. Per di più sto facendo gli straordinari a ripulire più spesso i fondi delle gabbie, diciamo ogni 3/4 giorni.
Ad oggi sono molto soddisfatto, nei risultati e nel portafogli. Gli anni scorsi devo riconoscere che sperperavo, con uno spreco di pastoncino impressionante, tant'è che ero poi costretto a conservare i tanti avanzi in congelatore, bonificarli in forno e riutilizzarli per gli adulti in muta ed a seguire. Ma questa prassi non è l'ideale, costosa, e ad oggi riesco ad evitarla con migliori risultati di allevamento e maggiore economia.
Mi ha ispirato a tanto la consultazione di vecchi testi di canaricoltura, da dove si evince che gli antichi canaricoltori somministravano per l'imbecco dei nidiacei solo uovo sodo con pane secco macinato, nella proporzione di 1 uovo sodo + 2 cucchiai da tavola di pane secco macinato.
Noi andando avanti crediamo di progredire, ed invece spesso peggioriamo con la supponenza del futurismo. Ovvio che non utilizzi il pane secco macinato, bensì il pastoncino secco da imbecco del commercio, ma la concezione è la stessa.
Come sempre vi dico tutto. E continuo ad allevare, cedere e vincere. Non è vero che chi svela i propri metodi resta fregato. Vero esattamente il contrario! Perchè gli ornitocoltori di oggi, specie i più giovani, apprezzano chi spende una parte di sè stesso per la didattica, e lo premiano. Il resto lo fanno i miei canarini, molto molto belli (tutti ormai solo Ala Grigia)... e questo, consentitemelo a remunerazione della mia diuturna disponibilità....