Secondo la sua esperienza, i canarini nutrono il desiderio di evadere dalla gabbia, o essendoci nati e quindi non conoscendo il mondo circostante, sono appagati e compiaciuti di questa realtà?
E poi ancora vorrei sapere se lo strano comportamento del mio canarino che mi becca ripetutamente il dito nel momento in cui accidentalmente mi avvicino con le mani sulle sbarre della gabbia, sia dovuto ad una reazione difensiva, o al contrario ad un modo per giocare ed entrare in relazione con l'essere umano? Attendo con impazienza e trepidazione sue risposte in merito, che saranno certamente benvolute, perché offerte da un esperto come lei.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
il canarino nasce e vive in gabbia da oltre seicento anni, al pari di tanti altri animali domestici di cui l'uomo si è circondato per utilità o diletto. Dovremmo allora chiedere se al pari del canarino, anche il cane, il gatto, il cavallo, la gallina anelino a riconquistare boschi e radure perduti. La mia risposta è no! Perché l'evoluzione di queste specie domestiche si è consumata in cattività e l'habitat congeniale a questi animali - così profondamente diversificati dall'uomo allevatore, rispetto ai lontani progenitori ancestrali - è inesorabilmente quello artificiale imposto dalla cattività; nel caso degli uccellini domestici, la gabbia: priva di predatori naturali, costantemente rifornita dall'uomo di alimenti, al riparo dalle intemperie atmosferiche, sottoposta al veterinario, qualora i canori suoi inquilini manifestassero sintomi di indisposizione.
In cattività la vita dei pet è notevolmente più lunga e confortevole di quella in Natura. Se queste specie si riproducono, vuol dire che trovano in gabbia un discreto confort, tale da desiderare e portare a compimento la delicata funzione riproduttiva.
Circa la tendenza dei pennuti domestici di beccare le dita allorché avvicina la mano alla gabbia, non deve interpretare questo comportamento in termini di ostilità. I pennuti utilizzano infatti il becco, anche per scrutare ed esplorare il mondo circostante, in funzione di organo tattile toccano ed "assaggiano" con l'appendice cornea orale, tutto ciò che si presenta alla portata di essi per comprendere meglio la realtà che li circonda.
Avrà certamente notato che sono soliti manifestare questo atteggiamento "cognitivo" anche nei confronti di accessori ed oggettistica varia che introducesse per la prima volta in gabbia. Cordialmente.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Giugno 2006