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Foto cardinalino nero
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Autore:  grimek [ 03/05/2013, 0:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Foto cardinalino nero

Guardando il soggetto nella foto, direi che si potrebbero ipotizzare 5 possibili mutazioni: Avorio, Onice, Cobalto, Ventre Scuro, Monomelanico (Eumelanico).

Essendo il soggetto non colorato, o poco colorato, i colori sono leggermente falsati e quindi è difficile individuare con precisione di che mutazione si tratti...

A me sembra un soggetto mutato di una qualche mutazione iper-eumelanizzante e non mi sembra affatto un soggetto affetto da ipermelanismo di tipo metabolico.

Secondo me bisognerebbe accoppiare questo soggetto con qualche suo fratello e, in mancanza, con degli Ancestrali purissimi...

Vorrei scrivere di più, e in maniera più dettagliata, ma vista l'ora è meglio andare a nanna... Ah ah ah.


Un salutone a tutti gli amici del forum.


Biagio

Autore:  charles_forever [ 04/05/2013, 8:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Foto cardinalino nero

Se permetti, tento di rispondere io.
La cosiddetta "consanguineità" è l'affinità tra due esemplari della stessa specie, legati da parentela abbastanza stretta. Il nome viene da quando si pensava che i genitori trasmettessero ai figli il proprio "sangue"; il sangue veniva percepito come "la vita stessa", quindi doveva per forza essere tramandato.
In realtà, successive scoperte hanno dimostrato che si trasmette solamente il DNA, che è un molecola di estrema complessità. Solo i gemelli monozigoti hanno lo stesso DNA identico (quelli che si somigliano come 2 gocce d'acqua). Frazioni delle lunghissime catene proteiche di cui è costituito il DNA vengono letti, durante la formazione e la crescita dell'individuo, come singoli "caratteri", ad esempio occhi neri, occhi bruni, occhi nocciola, occhi grigi, occhi azzurri, occhi cobalto, ecc.
Questi caratteri possono presentarsi come fattori Dominanti, quindi apparire nell'aspetto dell'individuo, oppure essere recessivi, cioè essere presenti nel DNA, ma non evidenti all'aspetto.
Quindi, accoppiando individui che non abbiano legami stretti di parentela, la percentuale di possibilità che un'eventuale tara ereditaria recessiva, impossibile da determinare, possa presentarsi in entrambi i genitori, e quindi divenire manifesta nei figli, è abbastanza remota. Il continuo rimescolamento genetico fa poi il resto, e tali tare ereditarie si disperdono fino a scomparire.
Se invece si accoppiano parenti stretti, è sempre possibile che una tara genetica recessiva sia presente e ricompaia accoppiando due individui che la portano ma non la manifestano. Ovviamente non siamo più nel medioevo, e quindi sappiamo che, se nessuna tara sconosciuta è presente, si possono tranquillamente accoppiare parenti stretti. In Inghilterra, ad esempio, era sorta l'esigenza di avere una pecora perfetta, cioè con massima resa di lana, massima robustezza, massima resa alimentare eccetera. Grazie alla mappatura del DNA è stato formato un gregge con una variabilità individuale quasi inesistente, e sono decenni che si accoppiano gli individui in modo non casuale, anche fratelli con sorelle, ma, non presentando il ceppo in questione tare nascoste, tutti gli animali godono di ottima salute. Questo non significa che tale pratica sia da effettuare su larga scala, ma sia riservata ad allevatori provetti, in quanto noi non sappiamo nulla del DNA dei nostri ceppi, se non per via induttiva.

Charles.

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