nido di Diamante mandarino - Foto dalla reteSalve,
le scrivo da Firenze e mi chiamo Marco. Gradirei una informazione da lei, molto affermato in questo campo.
Ho acquistato da poco due bengalini, una coppia e circa una settimana fa ho trovato nel nido prima un'uovo, poi due ed infine cinque. Volevo conoscere il periodo di schiusa e quali precauzioni prendere a riguardo.
Ringraziandola anticipatamente, le giungano i miei più cordiali saluti.
Lettera FirmataRispostaGentile Marco,
anzitutto una precisazione. Ritengo che i suoi uccellini non siano Bengalini (Amandava amandava), bensì dei Diamanti mandarini (Taeniopygia guttata), estrildide molto comunemente in vendita nei negozi di animali, diversamente dal Bengalino moscato, che è pure un estrildide ma più raro da reperire nei pet-shop. Spesso il Diamante mandarino è erroneamente scambiato per il Bengalino.
A ogni modo le specie sono vicine come esigenze alimentari (con la differenza che il Bengalino moscato in fase riproduttiva in natura utilizza anche piccoli insetti, in prevalenza termiti, che in regime domestico possono essere sostituite dalle proteine dell'uovo sodo e/o da farine proteiche da aggiungere al pastoncino da imbecco, o da qualche larva della farina).
Il tempo di incubazione delle uova oscilla tra 12 e 14 giorni, dipende da quanto numerose sono le uova in cova e dalla costanza di incubazione. Ovviamente non avendo lei provveduto, immagino perchè non me lo scrive, a sostituire le uova con altre finte al fine di far partire la cova di tutte le uova lo stesso giorno, avrà nascite sfasate. Questo potrebbe costituire un problema per gli ultimi nati.
Alla schiusa delle uova l'alimentazione della coppia dovrà comprendere: la miscela di semi per esotici, spighe di panico, del pastoncino all'uovo del tipo da imbecco per uccelli esotici granivori e, se non fossero abituati al pastoncino e non lo mangiassero, provi a cercare presso i pet-shop il biscottino per uccelli da gabba, da inumidire leggermente in superficie ogni giorno. In genere il biscottino lo mangiano volentieri. Aggiunga una integrazione vitaminica e minerale specifica per ornitologia che un buon negozio specializzato saprà consigliarle.
Dopo i primi giorni di vita dei nidiacei, potrà somministrare anche dei capolini di cicoria, opportunamente lavata ed asciugata ed anche ogni tanto una fettina di mela ben matura.
Tutto sommato, la specie che ha scelto di allevare è abbastanza rustica e spartana, molto prolifica con l'accortezza di non confinarla in ambiente umido. Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Aprile 2006