Batteri probiotici - foto dalla reteCaro Sig. Chieppa,
sono un allevatore napoletano di Gibber Italicus e Cardellini e da un bel pò somministro ai miei pennuti, per tre giorni al mese, fermenti lattici (Enterogermina), alla dose di 1 fiala x litro di acqua di bevanda.
Ho sentito però che una volta aperta la fialetta, le particelle vive contenutevi hanno solo pochi minuti di vita, quindi il mio trattamento sarebbe nullo, considerando che il liquido di bevanda resta diverse ore a disposizione degli uccelli.
Inoltre vorrei impiegare nel pastoncino dei mie uccelli della Caseina del latte in polvere, quale supplemento proteico. E' consigliable?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Lettera FirmataRispostaGentle Lettore,
effettivamente i probiotici sono molto sensibili agli effetti di luce ed ossigeno, tuttavia l'Enterogermina (specialità ad uso umano) è una sospensione di spore di Bacillus clausii, un batterio saprofita dell'intestino, spore definite sulla fustella del prodotto "poliantibiotico-resistenti".
Consideri che la spora è l'entità di resistenza nell'ambiente esterno dei batteri sporigeni, per di più le spore presenti nel prodotto in parola sono dotate di poliantibiotico-resistenza. Quindi non credo accada quanto paventa, almeno in tempi brevissimi.
Ad ogni modo oggi molte aziende specializzate nella produzione di prodotti per l'ornitologia, hanno formulato specialità di probiotici e prebiotici microincapsulati per pet birds, quindi a resistenza più lunga negli alimenti dei nostri pennuti e concepiti appositamente per essi.
Circa la Caseina del latte, è un ottimo integratore proteico, ricco di aminoacidi essenziali (gli aminoacidi essenziali non vengono prodotti dall'organismo animale e devono essere assunti con la dieta per la successiva sintesi delle proteine endogene), tuttavia la caseina è spesso soggetta a pericolose colonizzazioni di batteri, se non conservata correttamente durante i vari passaggi dal produttore all'acquirente finale.
Tenga tuttavia presente, a proposito dell'integrazione della dieta degli uccellini con Caseina, che il tenore proteico del pastoncino, non può essere standardizzato per tutto l'arco dell'anno, bensì deve variare in relazione alle diverse esigenze nutrizionali dei soggetti, secondo le diverse fasi del ciclo di allevamento.
Il maggior fabbisogno protidico, coincide con il periodo riproduttivo ed i primi mesi di crescita dei novelli. Durante il resto dell'anno, la somministrazione di un surplus proteico, può produrre screzio renale ed epatico e determinare la gotta (articolare e/o viscerale).
Spero di averle chiarito qualche dubbio. Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Gennaio 2003