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Un ragazzo ed un canarino: inizio di una grande passione? (foto dalla rete)


Gentilissimo Chieppa,

sono un ragazzo di 14 anni; già da un anno allevo canarini lipocromici (gialli) e quest'anno mi sono iscritto alla FOI - Associazione Ornitologica Torinese.

Il presidente della associazione mi ha già dato molti preziosi consigli sull'allevamento dei canarini, tuttavia, considerando dagli scritti di "Uccelli" la sua professionalità, ho pensato di scriverle per sottoporle alcune domande.

1) Di norma in che mese è opportuno formare le coppie?

2) Per le gabbie di dimensioni 90x30 è meglio posizionare nidi esterni o interni? Senza considerare lo spazio, dove si trovano meglio?

3) Maschio e femmina vanno tenuti stabilmente in coppia, o uniti solo all'epoca delle cove?

4) Allorchè i piccoli sono quasi svezzati, occorre separarli dai riproduttori con la griglia separatrice? Oppure sistemare da una parte il canarino maschio con i giovani, e la femmina dall'altra con il nido? Mi interessa la soluzione migliore per cui la femmina inizi una nuova covata ed i pulcini siano correttamente svezzati.

P.S.: Immagino che per un esperto come lei questi miei quesiti possano sembrare alquanto stupidi, ma per me agli inizi sono molto importanti. Per favore mi risponda. Grazie mille!!!

Dimenticavo, complimenti per i suoi risultati con i canarini. Saluti.

Lettera Firmata - Torino

Risposta

Gentile Lettore,

consentimi di darti del tu, visto che per età potresti essermi figlio. Perché non dovrei risponderti? I quesiti che mi sottoponi, sono stati anche i nostri dubbi, allorché abbiamo mosso i primi passi da ornitofili principianti.

Circa l'epoca ideale per gli accoppiamenti dei Canarini, devo dirti che esistono due diversi orientamenti. Alcuni allevatori preferiscono anticipare la stagione delle cove, avviandola a fine dicembre-gennaio con il supporto di illuminazione e riscaldamento artificiali, con la finalità di contare su novelli più grandi e morfologicamente ben sviluppati per le mostre ornitologiche che hanno luogo in autunno.

Altri allevatori, viceversa, propendono per una riproduzione che coincida con il periodo primaverile-inizio estate, con il concorso del naturale incremento del fotoperiodo (durata della luce diurna) e della temperatura. Costoro introducono i nidi da metà a fine marzo.

Personalmente seguo questo secondo orientamento tecnico, anche perché è ampiamente dimostrato che chi anticipa fuori stagione spesso va soggetto a diversi inconvenienti (alta percentuale di uova chiare, mortalità embrionale) e non è affatto provato che anticipando si produca meglio e di più, semmai il contrario. Pertanto seguiamo i ritmi naturali imposti da Madre Natura.

Quindi, se intendi servirti di un mio personale parere, da avvio alle cove da metà a fine marzo, orientandoti in base all'andamento climatico stagionale. Se la primavera è precoce anticipa a metà marzo, in caso contrario posticipa a fine marzo.

Le gabbie da cova che mi indichi, 90x30 hanno dimensioni ottimali. Io impiego il nido esterno che ritengo più igienico. Il nido interno insudicia troppo la gabbia e l'eventuale parete di appoggio della stessa, costituendo spesso fonte di contaminazione da materiale fecale di mangiatoie, porta-pastone e beverini.

Se disponi di spazio sufficiente, ti consiglio di isolare i maschi, uno per gabbia da cova, un mese prima di dare avvio alla riproduzione, tenendo invece le femmine in gruppo nelle voliere.

Una decina di giorni prima di applicare il nido alle gabbie da cova, unirai ai maschi le canarine, mantenendo separati i due partner piumati mediante la griglia separatrice, sino a quando essi non familiarizzassero (in genere avviene entro una settimana di vicinanza). Quindi rimuovi la griglia, applica i nidi, fornisci il materiale da imbottitura e da avvio alle cove.

Allorché i novelli hanno 15 giorni di vita, la femmina di Canarino è per solito pronta per iniziare una nuova nidificazione. A quell'epoca inserisci il divisorio della gabbia, disponendo i giovani con il padre da una parte e la canarina dall'altra, con un nido pulito, disinfettato e nuove sfilacce da imbottitura.

Verso fine giornata (tardo pomeriggio), lascia che il maschio passi nello scomparto della femmina al fine di provvedere alla fecondazione delle uova e tienilo con la canarina sino al primo mattino del giorno successivo, allorché lo riunirai ai canarini novelli. E così ogni giorno, sino a deposizione ultimata, quando la canarina sarà impegnata in una nuova cova ed il maschio potrà completare lo svezzamento degli allievi che si compie dopo i 30 giorni di età, allorché essi saranno bene in grado di mangiare e provvedere in autonomia al proprio sostentamento.

Svezzati i giovani canarini, essi andranno sistemati in capaci contenitori da non sovraffollare (volierette da 120 cm. di lunghezza), così che possano irrobustirsi esercitando il volo, mentre il canarino maschio sarà permanentemente riunito alla chioccia, in modo da fornirle supporto per la nuova nidiata.

Spero di aver sufficientemente risposto ai tuoi quesiti, che non sono affatto banali. Non mi resta che augurarti il tradizionale "in bocca al lupo" e ringraziarti per i complimenti che mi indirizzi.

Cordialmente.

Francesco Chieppa

Estratto da "Uccelli" - Marzo 2003