Coppia di canarini gialli con prole - Foto dalla reteEgregio Sig. Chieppa,
le scrivo dalla Sicilia e nuovamente la disturbo con i miei quesiti.
1) Fra poco inizia la tanto attesa stagione delle cove ed io le vorrei chiedere aiuto per un problema: devo assentarmi dal 19 aprile al 25 dello stesso mese e mi chiedevo se fosse possibile anticipare la cova dei miei canarini prima della data della mia partenza. Gli uccelli sono alloggiati all'interno con luce naturale; in subordine avviare la stagione riproduttiva dopo il 25 aprile.
Avevo pensato che applicando il nido alle gabbie da cova intorno al 10 marzo, alla mia partenza lascerei dei canarini di 14-15 giorni, quindi disposti con il solo padre, per evitare che la femmina li spiumi al fine di allestire un nuovo nido. Cosa ne pensa?
2) Durante l'imbecco dei giovani, come lei suggerisce, si deve somministrare un pastoncino secco da allevamento con almeno il 17% di proteina greggia
(all'epoca non esistevano ancora le Perle Morbide - ndr), integrato con uovo sodo in ragione di 100-150 gr. di sfarinato secco/ 1 uovo sodo intero. Io purtroppo ho trovato in zona solo il pastoncino secco San Michele, con un tenore protidico del 14,50%, ora come devo integrare per raggiungere un tenore adeguato di proteine?
Questo pastoncino deve essere conservato in frigorifero, o lasciato a temperatura ambiente? Per quanto tempo può essere lasciato a disposizione in gabbia? E quindi quante volte al giorno deve essere somministrato? E quando si deve iniziare a somministrarlo, durante la fase dell'ovodeposizione o anche prima?
3) Ultimo quesito: durante la fase di imbecco dei pulli, il grit marino deve essere sottratto ai riproduttori, o può restare a disposizione di essi?
La ringrazio in anticipo per le sua preziose risposte e tanti saluti.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
vengo a rispondere ai suoi quesiti.
1) L'ipotesi che formula mi sembra congrua. Lasciare i pulli ormai quasi interamente impiumati a balia del padre, mentre a debita distanza la femmina attenderà qualche giorno il suo rientro, prima di tornare in coppia con il maschio. E' una soluzione tecnicamente praticabile, elimini il nido alla canarina per fornirlo nuovamente al suo rientro.
2) Un pastoncino da allevamento con un tenore protidico del 14.50% (proteina greggia) andrà ugualmente bene. Integri 150 gr. di questo sfarinato secco con 1 uovo sodo intero e vi aggiunga 1 gr. di alga spirulina in polvere, ottimo integratore proteico e vitaminico.
Una volta integrato il pastoncino va conservato in frigorifero, per un tempo di 2-3 giorni. Se confezionato in dosi monouso, può essere convenientemente congelato e conservato molto più a lungo. Allorché il pastoncino viene distribuito in gabbia, è molto deteriorabile, anche in relazione alla temperatura ambiente, e va rinnovato spesso (ogni 5-6 ore).
Questo pastoncino va usato durante tutta la fase riproduttiva, riducendone la somministrazione nella fase di incubazione delle uova, sempre che il maschio non fosse impegnato nel divezzamento dei pulli della precedente covata.
3) Non somministri grit ai canarini ed altri uccellini d'affezione, preferisca un prodotto granulare mix di sali minerali. I granuli dell'integratore si sciolgono infatti nell'apparato digerente dei volatili, il grit viceversa è tenace ai succhi gastrici, transita spesso intero per il tubo digerente, potendo cagionare lesioni alle mucose ed anche occlusione di sfinteri del digerente. I nostri volatili da gabbia sbucciano i semi prima di ingerirli e quindi non necessitano del grit, diversamente dal pollame che invece ingerisce i semi interi.
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Aprile 2006