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Mortalità embrionale
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Autore:  angelotrinx [ 24/07/2015, 19:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Certamente non sono veterinario e mi scusi se mi sono permesso di dare delle informazioni che lei non ritiene valide, ma io non di certo me le sono inventate ho fatto proprio lo scorso anno gli esami per il circovirus a Valenzano proprio dalla professoressa Circella dove mi è stata fatta una PCR su fegato e milza di un canarino, risultato positivo e due anni fa il dott. Cattarossi di Treviso mi ha chiesto di fare un esame autoptico istologico per verificare la presenza del Circovirus per le molte mortalità che stavo avendo. Che motivo c' era allora di analizzare gli organi se bastavano solo le penne? non c'era bisognio di fare l' autopsia! Comunque come non detto, mi scusi nuovamente se mi sono permesso di intervenire nel forum è giusto che ci si rivolge dai veterinari. BUONA SERATA!

Autore:  Francesco [ 24/07/2015, 19:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Naturalmente essendoci nel suo caso uno o più cadaveri, si è fatta l'autopsia unitamente ad esami più approfonditi. Nel mio caso non c'erano cadaveri, né morbilità e mortalità. Solo qualche soggetto con una crescita eccessiva del becco e delle penne un po' distrofiche. Fu solo un controllo per scrupolo che fu realizzato, con PCR credo, sul calamo delle penne che mi furono richieste dall'Istituto e dalla docente che ha menzionato: esito negativo e nessun problema a seguire.

Perché come certamente saprà, nei canarini ed altri volatili diversi dai pappagalli, il Circovirus induce solo una immunodepressione che è poi la causa di infezioni e malattie ad opera di germi opportunistici.

Mi auguro di rileggerla ancora. Sosteniamo da pugliesi questo forum che va online dalla Puglia. biggrinthumb:

Autore:  angelotrinx [ 24/07/2015, 23:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Infatti, se non ho capito male, il circovirus non c' era nel suo allevamento! Se vuole io le racconto la storia del mio che da 3 anni a questa parte mi sta mettendo alla tortura ed ogni giorno nel momento in cui apro la porta per accedervi, nello stesso tempo mi vien voglia di chiuderla nuovamente e di dar fuoco a tutto se penso a quanti soldi ho speso e continuo tuttora a spendere per le visite mediche ed i farmaci senza risolvere un tubo, sembra un ospedale costruito nel centro di un cimitero!Tutto ebbe inizio nel mese di Agosto del 2012 ( il primo anno che avevo acquistato i canarini, 6 coppie precisamente da un rinomato allevatore e gli animali apparivano in ottima forma) passa la stagione cove che mi aveva dato gia dei problemi sui nidiacei, e durante la muta, inspiegabilmente in voliera cominciavano ad esserci dei novelli che avevano occhi lacrimosi come se stessero piangendo! li isolo immediatamente ed inizio a trattarli con un antibiotico ad ampio spettro credendo in una sinusite dei seni infraorbitari, ma durante questo trattamento la situazione non migliora, leggo in internet della tricomoniasi respiratoria, intervengo con Flagyl e niente da fare successivamente altri soggetti incominciano a manifestare stessi sintomi con aggiunta di un' altro problema quale occlusione intestinale, non riuscivano più a defecare e morivano con un ammasso di feci in cloaca e questi occhi lacrimosi, su altri canarini si gonfiava in maniera spaventosa la cloaca, addirittura c' era un maschio adulto che se la trascinava appresso su fondo della gabbia. Cominciai ad andare in crisi non sapendo cosa fare in quanto gli animali non rispondevano agli antibiotici, decisi cosi di farmi da parte e di far intervenire un veterinario per l' appunto e mi rivolsi al dott. Cattarossi il quale mi chiese di inviargli i cadaveri e la raccolta feci. Dalle analisi viene riscontrata forte presenza di coccidi, batteri quali diplococchi e streptococchi e candida in attiva gemmazione. La terapia da seguire fu : 2 giorni di baycox poi 5 giorni di ZITROMAX SCIROPPO e dopo 15 giorni di mycostatin, fungizone ed aceto di mele tutto insieme 3ml di ciascuno per litro d' acqua. Eseguo la terapia ed i risultati ottenuti sono zero, ricontatto il dottore spiegando che non vi era nessun miglioramento e lui mi chiede di fare un esame istologico all' università. Disperato della situazione, faccio il sacrificio ed accetto ; l' esame viene dunque effettuato all' università di Camerino dal patologo Giacomo Rossi, i risultati sono gastro enterite necrotico-emorragica di natura micotica vi erano miceti di natura mucormicete disseminati in tutti gli organi ed il quadro della situazione " poteva" essere correlato ad un infezione cronica da circovirus o polyomavirus. Mi viene allora prescritto lo Sporanox sciroppo dal modico costo di 100 euro, ingoio la amara compressa e lo vado a comprare. Morale della favola? durante e a fine terapia nessun dico nessunissimo miglioramento e gli animali continuavano a spegniersi come cerini. Ricontatto il dott. riferendo che anche questa seconda volta avevamo fatto buco nell' acqua e lui non conosceva risposte ed io alludendo alla presenza di un virus mi permisi di fare cenno ma lui mi rispose negativamente ed allora quale era il mio problema? Non c'era una spiegazione era un male incurabile di sconosciuta origine ? booh!! decisi di fermarmi con i farmaci e di fare una selezione mirata al soggetto piu forte che non manifestasse la malattia, ma il tentativo risultò fallimentare. L 'anno successivo di nuovo punto e a capo, decido questa volta di rivoglermi alla facoltà di Valenzano dalla prof.ssa Circella spiego la mia situazione e richiedo di mia spontanea volontà una PCR per il Circovirus ed una per polyoma ed in piu un esame batteriologico, uno parassitologico ed un' altro alla ricerca dei miceti. Attendo le analisi autoptiche, come le ho gia detto nell' altro post, ed i risultati sono : circovirus positivo, polyoma negativo, miceti e coccidi negativo ed il batteriologico positivo in fegato e milza se non sbaglio, a stafilococco spp. ed escherichia coli. LA prof. mi riferisce che su esecuzione dell' antibiogramma dovevo usare bactrim sciroppo ma purtroppo a causa del circovirus non avrei avuto importanti miglioramenti della situazione e proprio a causa del virus, mi conveniva disfarmi dell' allevamento. Eseguo la terapia con bactrim che risulta solo acqua fresca, le morti continuano in maniera inarrestabile nonstante tutto il denaro speso, decido di disfarmi dell' allevamento e ricominciare da capo ma girando in altri allevamenti ed anche nelle fiere noto parecchi animali manifestanti gli stessi sintomi dei miei, con occhi lacrimosi e spiumati nel contorno ed una contrazione accentuata durante la defecazione a ripetuti colpi di coda, e mi fermo a riflettere che il problema non riguarda solo me ma in molti cel' hanno e quindi scarto l' idea che mi era venuta e per di piu di consumare ulteriori soldi nel comprare nuovi animali. Decido di intervenire diversamente e cioè procedere con un vuoto sanitario di 5 mesi del locale, salvare il salvabile e disfarmi del marcio, inoltre effettuo una disinfezione a tappeto del locale e di tutto, cosicchè a Marzo di quest' anno dopo il faticoso lavoro svolto, reintroduco gli animali nel locale rinnovato e dopo trattamenti pre cova do il via alle cove, ed incominciamo subito i problemi quali morti embrinali, pulcini con puntino nero e femmine con problemi di ovodeposizione (che bella sorpresa!) e si da il via ai trattamenti antibiotici che non sortiscono nessun effetto; provo con fungizone, e niente, baycox ad alte dosi , ma purtroppo niente, sempre morte dell' embrione, provo con nyfuramicin ed ottengo un piccolissimo risultato su qualche coppia ma il pulcino riesce a nascere però con puntino nero ed in maniera striminzita che ho dovuto trattare con antibiotico e fungizone per evitare la morte, siamo ormai a fine luglio e da 16 coppie di canarini ho ricavato la bellezza di 16 canarini (che schifo!!) e mi chiamerò fortunato se supereranno la muta oppure rivedrò la stessa situazione degli anni scorsi dopo tutti i soldi spesi. Altri miei amici allevatori non hanno avuto il piacere di veder un novello svezzarsi. Ora quello che io dico è : se ho fatto tanti esami senza beneficio, gli antibiotici non funzionano, antimicotici ed anticoccidici nemmeno, non funziona niente, se il virus non è la causa qual' è la causa?

Autore:  Francesco [ 25/07/2015, 8:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Mi spiace per tutti questi problemi che certamente fiaccano passione ed entusiasmo. Si rimetta con fiducia alla consulenza di Elena Circella della Università di Bari che è bravissima ed utilizzi ogni farmaco solo sotto controllo medico veterinario ed a seguito di diagnosi specifica.

Mi auguro di conoscerla a Barletta, in autunno 2016, qualora con il concorso di FOI - Raggruppamento Interregionale di Ornitologia Puglia-Basilicata ed Università di Bari, riuscissimo ad organizzare la 3^ Giornata di Educazione Sanitaria, proprio per dare modo agli allevatori di approfondire le diverse problematiche sanitarie degli allevamenti, interloquendo con i relatori, tra i quali ci sarà certamente ancora la Prof.ssa Circella che ha seguito il suo caso.

In bocca al lupo e ci si rilegge in forum.

Autore:  angelotrinx [ 26/07/2015, 4:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Farebbe piacere anche a me conoscerla di persona so che lei è il sig. Francesco Chieppa in quanto l' ho vista su un video caricato su youtube appunto della seconda giornata di educazione sanitaria tenutasi lo scorso anno a Barletta, sono stato anche invitato dal sig. Andrea Benagiano ma ero impossibilitato quel giorno a venire fino a Barletta, io risiedo in un paesino della provincia di Taranto. In quanto all' uso dei farmaci io gli ho usati solo sotto controllo medico veterinario come dice lei a parte qei piccoli tentativi che ho fatto di testa mia all' inizio del problema come ho cennato prima, ma il bello è che nessun farmaco ha funzionato ecco perchè ho insistito nel puntare il dito contro il circovirus, la prof. Circella mi disse queste sante parole: Lei ha il Circovirus in allevamento e se non si disfa degli animali avrà sempre problemi di ogni genere e sempre mortalità, in quanto il virus non muore mai, deve togliere tutto e lasciare il locale vuoto per mesi e poi può introdurre i nuovi animali. E qui nasce una bella domanda da parte mia: e chi mi garantisce che i nuovi acquisti siano negativi al virus? purtroppo al giorno d' oggi il vaccino ancora non esiste, e nessuno si mobilità nella produzione nè tantomeno la FOI, non si fa altro che parlarne e scrivere pagine delle riviste ornitologiche però niente da fare, io è il primo anno che mi sono iscritto come socio ma a causa di questi problemi sarà l' ultimo, veda io no le do torto sul fatto che il virus si limita solo ad un azione immunodepressiva dell' animale, sarà come dice lei ! ma questo a parer mio significa che gli animali dobbiamo sempre imbottirli di farmaci per farli stare bene altrimenti il virus indebolendoli riduce l' allevamento paragonabile ad un' ospedale e mica è normale questo! se l' allevamento del canarino è un hobby, nella norma dovrebbe rimanere tale, non un' esasperazione dell' allevatore che ogni giorno che entra nell' allevamento non sa piu da dove cominciare per somministrare i farmaci: un canarino ha la coccidiosi, l'altro ha l'occhio gonfio, un' altro ha le crisi epilettiche, i pulli di una nidiata sono nati con il puntino nero, nella gabbia accanto ci sono piccoli affetti dalla malattia del sudore. C'è da impazzire!! occorre una vera farmacia ed un cervello da super dottore altrimenti è un cimitero!!! e cosa faccio? ogni giorno mi metto in auto e dal mio paese vado a Valenzano a fare analisi? perchè i problemi sono piu di uno e diversi fra loro? se cosi facessi la professoressa per prima mi prenderebbe per pazzo! Allora visto che questo virus anche se non è lui ad ammazzare gli animali ma è la causa di malattie secondarie che nascono da un' immunodeficenza arrecata all' animale, spingiamo qualcuno a mobilitarsi nel produrre il vaccino e una volta che vaccinamo i soggetti potremo procedere ad andare a fare i famosi esami pre cova per eliminare giusto quel poco che potrebbe darci fastidio durante le cove, e cosi potremmo anche vendere canarini sani sottoposti a vaccinazione, ed essere onesti verso l' acquirente, non come succede ora che ci si reca da un super allevatore pluripremiato che ti sfila 100 euro da un canarino e magari ti stai portando in allevamento un portatore asintomatico del virus che ti rovina tutto e tu non lo sai, come credo che sia successo a me. Scusi per le lunge discussioni magari noiose.

Autore:  Francesco [ 26/07/2015, 14:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Del problema dei vaccini in ornitocoltura amatoriale ne abbiamo parlato proprio all'ultimo convegno di Barletta, ad ottobre 2014.

Purtroppo produrre un vaccino è attività onerosa ed il settore pet piumati è poco appetito dalle aziende farmaceutiche italiane che, giudicando il gioco non valere la candela, non si impegnano commercialmente nel nostro settore.

Né la FOI sarebbe in grado di sostenere da sola l'onere di questo tipo di attività. D'altra parte il nostro ambiente è per natura di impostazione taumaturgica, scaramantica e pochissimo o nulla propenso ad aprirsi alle soluzioni scientifiche in materia di sanità animale. Del resto lo conferma l'intervento modesto di allevatori a ben due convegni da me organizzati a Barletta, dove sono intervenute personalità di primo piano del mondo scientifico veterinario regionale (la facoltà - oggi dipartimento - di medicina veterinaria della Università di Bari; l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata; il Dipartimento Veterinario di Prevenzione della locale Azienda ASL).

Sappia che è possibile produrre vaccini contro la salmonella, la coccidiosi (in pollicoltura i pulcini sono oggi tutti vaccinati contro la coccidiosi) e certamente contro la circovirosi. Ma poi gli allevatori acquisteranno questi vaccini????

Il vaccino contro il virus del vaiolo del canarino è stato posto in commercio in Italia, seppure di importazione dall'estero, grazie alla FOI ma gli allevatori non lo comprano e l'azienda farmaceutica che lo distribuisce in Italia, minaccia continuamente di cessarne la distribuzione, perché non è affatto conveniente per loro.

Ciò premesso, puntualizziamo che la Circovirosi non è poi così diffusa negli allevamenti diversi da quelli di pappagalli. L'università di Bari, tra i primissimi Istituti di ricerca al modo, ha documentato la presenza del virus, in forma occulta, in allevamenti di canarini, diamanti mandarini e credo anche diamanti di Gould, ma le assicuro che è un virus non così frequente in specie diverse dagli psittacidi, come ci tranquillizzò la Prof.ssa Circella.

Lei si liberi di tutti i suoi uccellini, faccia un vuoto sanitario di un anno, disinfetti tutte le attrezzature con varechina o disinfettanti ambientali a base di iodio e riprenda ad allevare, attingendo i primi riproduttori da allevatori qualificati ed evoluti, che facciano controllare sotto il profilo sanitario il proprio allevamento.

In bocca al lupo e venga a farci pubblicamente partecipi della sua esperienza sfortunata al prossimo meeting di Barletta (augurandoci si possa ancora rinnovare nel 2016); esperienza infausta la sua che certamente l'ha temprata come allevatore e vedrà che sarà preludio di futuri successi, sia in termini riproduttivi che di risultati prestigiosi alle mostre ornitologiche. Glielo auguro - mi creda - di tutto cuore, non si abbatta!

Autore:  angelotrinx [ 27/07/2015, 3:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

La ringrazio anch'io di cuore per i suoi consigli, quello che lei mi suggerisce è già stato fatto in maniera impeccabile tranne quello di liberarmi completamente dei miei canarini , dove ammetto di aver sbagliato, ma non l' ho fatto, per il motivo di non avere la certezza che con i nuovi acquisti sarei uscito fuori dal problema in quanto molti allevatori che io conosco delle mie parti, hanno vissuto anche loro una tragica stagione cove con i classici problemi ampiamente diffusi quali black spot, morte embrionale e diarrea profusa fra i nidiacei di pochi giorni con conseguente morte, ed io metto la mano sul fuoco che queste forme diarroiche fra i nidiacei sono causate dall' atoxoplasmosi ( Per carità non voglio spacciarmi per veterinario) ma dato che nessun antibiotico ha bloccato il problema, scanzo a priori l' idea che la colibacillosi possa essere la causa della famosa malattia del sudore del nido, come viene affermato su parecchi articoli che parlano delle patologie dei canarini, io credo piu ad una forma parassitaria costituita da coccidi. Comunque, tralasciando questo discorso, le parlo della disinfezione che ho effettuato nel mio locale dopo aver spostato gli animali, come prodotto, anzicchè la varechina ho utilizzato il delegol nf della bayer che ha attività virucida e battericida, l' ho anche pagato un bel pò, ho effettuato una nebulizzazione dappertutto nel locale completamente vuoto tramite una pompa a spalla e ho lavato anche gabbie e voliere con questo prodotto, in seguito ho inbiancato da capo il locale utilzzando smalto ad acqua ed idropittura ad alto potere germicida sui soffitti e sotto lo smalto, guardi credo di aver reso il locale sterile quasi quanto una sala operatoria prima di intromettere gli animali ed ho lasciato il locale vuoto tutto l' inverno, è stato un lavoro molto impegniativo che ricorderò a lungo, un' altra persona al mio posto meno paziente di me avrebe buttato tutto e rinunciato alla passione di fare l' allevatore, per quanto riguarda invece l' acquisto di animali da allevatori qualificati ed evoluti, io ci sono stato nei loro allevamenti ma a quanto pare quasi nessuno fa uso di controlli sanitari e visite mediche,quasi tutti affermano,se pur in modo poco onesto : io non ho animali malati e non ho bisognio dell' intervento dei veterinari sui miei animali, quest' anno neanche una mortalità ho inanellato 4-500 novelli, quindi non credo di avere problemi nel mio allevamento e non faccio assolutamente uso di farmaci. Purtoppo queste sono le risposte detemi nel momento in cui mi sono rivolto a questi grandi allevatori dove magari ho notato che in un punto isolato del locale si intravedevano soggetti non in buona salute giustificati per l' isolamento da una forma di litigio con gli altri canarini.Guardi proprio lo scorso anno ho acquistato dei lipocromici ( perchè sono quelli che allevo) lutino avorio da un gettonatissimo allevatore pluripremiato che ha anche vinto al mondiale e non faccio nome per delicatezza, ho acquistato due femmine potatrici ed un maschio lutino dal costo totale di 200 euro ( parlo di tre canarini) li porto a casa per un periodo di quarantena, non entrano proprio in contatto con i miei animali gia malati, li metto in un locale a parte distante. Morale della favola, questi animali che al momento dell' acquisto erano in forma strepitosa con l' addome chiarissimo, dopo una settimana noto qualcosa di strano in una femmina, che era immobile, una mattina, sul fondo della gabbia (SEMBRAVA UNA STATUA) apro la gabbia per prenderla e lei non si muove per niente, la tengo in mano per pochi istanti e ad un certo punto, lei non ci crederà, ma non avevo mai visto una cosa del genere, gli si gonfiano entrambi gli occhi, o meglio le palpebre e gli occhi si infossano verso il basso che erano quasi spariti facendo assumere all' animale una fisionomia mostruosa da paura, io rimasi a bocca aperta, dopo qualche istante l' animale mi muore in mano, vabè non ci do peso e proseguo con la quarantena con gli altri due, poi nel periodo cove l' atra femmina rimasta, depone uova tutte feconde che al 5° 6° giorno di cova l' embrione muore nell' uovo. Non sono riuscito a fare un solo canarino da questa spesa di 200 euro effettuata. Non lo so sinceramente se è un caso singolare di sfortuna che riguarda solo me oppure per fare l' allevatore c'è bisognio che uno si faccia crescere le squame sulla pelle come i pesci. Scusi la frase ironica e poco fine!

Autore:  Francesco [ 27/07/2015, 11:48 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

E' sfiduciato ed avvilito dalla sua particolarissima sfortunata esperienza, ma non generalizzi, non è poi così difficile allevare canarini... I nidiacei in nido non possono contrarre la coccidiosi, perché la microparassitosi ha un ciclo infettivo oro-fecale. Ciò vuol dire che possono ammalarsi di coccidiosi solo quando escono dal nido ed iniziano a beccuzzare in proprio. Il cosiddetto sudore della chioccia è una evidenza sintomatica legata a nidiacei diarroici, spessissimo per colibacillosi che è poi un germe opportunista la cui attività patogena è spesso determinata da fattori contingenti.

Si liberi di tutti tutti i suoi riproduttori malati da Circovirus, altrimenti non ha senso né disinfettare gabbie e voliere, né prendere animali da altri allevamenti.

Comprati i nuovi canarini, faccia eseguire dall'Istituto universitario a cui si è già indirizzato, un esame per la ricerca del Circovirus sulle penne appena estirpate di un numero campione di soggetti, così sarà certo di aver comprato soggetti indenni dalla Circovirosi che, ripeto non è affatto frequente tra i canarini come la Prof.ssa Elena Circella ebbe modo di tranquillizzarci a Barletta.

Autore:  angelotrinx [ 27/07/2015, 21:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Sono assolutamente daccordo con tutta la sua linea, però volevo aggiungere che per come dice lei in merito alla coccidiosi non contraibile nel nido, ho visto i riproduttori , proprio quando hanno i piccoli che hanno questo maledetto vizio di beccare le feci incrostate alle griglie come se provassero gusto. Quest' anno a differenza dello scorso, non ho avuto problemi di nidiacei diarroici in quanto, credo, ho fatto un massiccio uso del baycox prima delle cove e durante l' inverno, ho invece avuto una miriade di morti embrionali e di femmine che non riuscivano a deporre anche con somministrazione di calcio gluconato. In questi ultimi 20 giorni ho avuto problemi di canarini che si grattavano avidamente la zampa munita di anellino che sono stato costretto a togliere. Credendo ad una forma di vaiolo, perchè questi canarini sono morti dissanguati, mi sono rivolto dalla Circella per fare l' esame del vaiolo ed in piu un esame batteriologico dietro suo consiglio, oggi mi sono stati dati i risultati ed in pratica nessun vaiolo ma presenza di stafilococco e mercoledi dovrei sapere quale antibiotico utilizzare perchè devono fare l' antibiogramma. Mi auguro che sia stato questo batterio l' unica causa dei miei deleteri problemi di questi anni che purtroppo da qualcun' altro non è stato diagniosticato e che il circovirus non centri o meglio si trovi in una posizione secondaria. Speriamo che qualcosa funzioni e se cosi fosse me ne accorgerò durante la muta in quanto non dovrei vedere la situazione degli anni scorsi altrimenti toglierò tutto e fra un annetto forse ricomincerò da capo come ha detto lei. Comunque la ringrazio e le faccio poi sapere i risultati

Autore:  angelotrinx [ 30/07/2015, 21:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Mortalità embrionale

Come dicevo, i risultati dell' esame sono negativi al poxvirus ma dall' esame batteriologico risulta la presenza di due tipi di stafilococco e cioè l'aureo ed l' emolitico e come risutato dell' antibiogramma, la ciprofloxacina è risultata la molecola a cui i patogeni sono piu sensibili. Sto quindi facendo una terapia con ciproxin soluzione orale che durerà 10 giorni ed in più sto somministrando un' antinfiammatorio dal nome celebrex perchè c' erano dei novelli in voliera che avevano problemi neurologici in quanto muovevano in continuazione la testa lateralmente e la prof. Circella mi ha parlato della probabile presenza di Bornavirus che potrebbe essere la causa di questi problemi, io invece credevo nell' atoxoplasmosi ma lei mi ha ribadito che non vi era presenza di ocisti nell' esame parassitologico delle feci. Non so, vedremo in seguito se ci saranno benefici !

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