Nido di Tordo bottaccio (Turdus philomelos) - foto dalla reteBuongiorno Sig. Chieppa,
sono un allevatore di uccelli da richiamo, in particolare di tordo bottaccio e sassello. Con quest'ultima specie ho tentato la prima esperienza riproduttiva quest'anno, con due coppie. Ho avuto schiuse, sono cresciuti, ma ho sempre avuto problemi in fase di svezzamento dei novelli.
Capitava che dopo un paio di giorni dalla separazione dai genitori, iniziavano a stare male e morivano. Pertanto alla fine ne ho salvati solo cinque.
Come alimentazione ho impiegato una pastella costituita da una miscela della Canary, uova sode macinate e radicchio tritato. Le feci dei soggetti palesemente indisposti, si presentavano piuttosto liquide ed essi smagrivano rapidamente.
Ho provato a somministrare il Tetramisole della Formenti, ma dopo un apparente fugace miglioramento, i soggetti deperivano nuovamente sino a morire.
Come mi devo comportare per la prossima stagione riproduttiva? Sbaglio alimentazione, o devo integrarla con particolari trattamenti di prevenzione?
Grazie per la risposta che vorrà darmi.
Lettera FirmataRispostaGentile Lettore,
per poter conoscere con tutta certezza la causa della mortalità dei giovani tordi del suo allevamento, avrebbe dovuto inviare le loro carcasse ad un centro diagnostico veterinario (sezione provinciale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale / sezione di Patologia Aviare di un Dipartimento (ex facoltà) di Medicina Veterinaria a lei vicina / laboratorio privato in grado di espletare diagnostica veterinaria).
Il Tetramisole che ha utilizzato, è un farmaco antielmintico attivo contro i nematodi (vermi rotondi). Averlo utilizzato, presupporrebbe che le sia stata fatta una diagnosi specifica di parassitosi intestinale da nematodi.
Divida i genitori dai soggetti giovani (svezzamento), solo allorchè i novelli dimostrino da alcuni giorni di essere in grado di nutrirsi convenientemente da soli. Tenga presente che la fase dello svezzamento, rappresenta per tutti gli animali, ed a maggior ragione per gli uccelli, una fase critica particolarmente delicata, per cui occorre essere cauti nel separare i genitori dai propri figli.
Mantenga i suoi volatili in contenitori di allevamento dotati di griglia di fondo, così che non possano avere contatto con le proprie feci, ingerendo sul fondo del contenitore granaglie ed altri alimenti contaminati da particelle fecali, possibile veicolo di batteri, coccidi ed altri agenti microbici e parassitari. Pulisca frequentemente i fondi delle sue gabbie, bacchette ed accessori.
Cira l'alimentazione che mi riferisce, direi che in linea di massima possa valutarsi come idonea. Provi ad aggiungere al pastone di svezzamento un 15-20% di mangime sfarinato per pulcini.
Tenga presente che il pastone confezionato con uovo sodo fresco, va rinnovato ogni 24 h. ed in periodi molto caldi, ogni 12 h. ed anche più frequentemente, perchè l'uovo con il caldo tende a deteriorarsi, divenendo pericolosa fonte di crescita di microrganismi anche patogeni.
Fornisca poi ai novelli in fase di svezzamento, una integrazione multivitamica con prodotti specifici per avicoltura e, magari, dei prebiotici-probiotici nel pastone, che contribuiranno a contrastare i microrganismo patogeni potenziali colonizzatori dell'intestino.
Prima delle cove, faccia eseguire un esame delle feci dei suoi riproduttori, finalizzato alla ricerca di micro - macroparassiti e batteri patogeni. In base all'esito delle analisi, valuterà con il suo medico veterinario l'opportunità di praticare eventuali trattamenti profilattici pre-cova, e/o durante lo svezzamento dei novelli.
Le auguriamo di risolvere il problema durante le cove 2003! Non esiti a contattarci ancora per eventuali ulteriori informazioni.
Cordialità.
Francesco ChieppaEstratto da "Uccelli" - Febbraio 2003