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Un sabato in campagna... 
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Ieri mattina sono stato in campagna, nei pressi di Canosa di Puglia (Provincia di Barletta Andria Trani), la mitica cittadina pugliese che ha dato i natali al noto attore italiano Lino Banfi.

Sono stato a mietitrebbiare il nostro campo di grano, quest'anno solo soletto, cioè senza mio padre che alla veneranda età di 86 anni ha deciso di ritirarsi definitivamente da ogni attività agricola.

Sono giunto sul campo di prima mattina, in una bella giornata di metà giugno, allorchè la natura qui in Puglia è in piena e feconda esplosione di colori, fragranze, suoni, emozioni.

Lungo il tragitto, nei pressi della cittadella archeologica di Canne della Battaglia (Barletta), un incontro mozzafiato. Una poiana a pochi metri dal ciglio stradale, che sgambettava agile sul terreno del sito archeologico, dentro la recinzione, tra l'erba appena tagliata, probabilmente alla ricerca di prede o pozze di acqua per dissetarsi. Rallento temendo possa essere in difficoltà, ma si alza brevemente in volo prima di posarsi nuovamente sul terreno. Accellero e mi congedo così dallo ieratico rapace. E' sempre meraviglioso imbattersi in queste immagini di natura viva.

Più avanti, prima di immettermi sulla Strada Provinciale "Salinelle" in direzione di Canosa di Puglia, scorgo un gheppio su un palo telefonico. Mi rallegro con me stesso del fatto che ormai vedere uccelli rapaci liberi in natura non sia più così raro come una volta, sintomo che i cacciatori arretrano indietro tutta, per fortuna!!! E la coscienza ambientalista dei cittadini è in continua crescita ed espansione.

Finalmente giungo sul campo di grano, attendo per circa un'oretta l'arrivo della gigantesca macchina mietitrebbiatrice contoterzista John Deere e seguono le manovre di rito per agganciare la grossa falce dal suo cavalletto di traino, con brevissimo blocco della circolazione stradale; molto cortesi gli automobilisti di passaggio che attendono pazientemente che la macchina completi l'aggancio della grossa falce semovente sgombrando la strada, e si guardano divertiti l'inconsueta manovra del "mostro" meccanico.

Si inizia così a lavorare il campo di grano. La giornata è magnifica, non c'è una nuvola in cielo ed il caldo alle 09:30 del mattino già si fa sentire. Io sempre in contatto con la mia "centrale operativa", mio padre da casa che tramite cellulare segue tutte le operazioni di raccolta. Dopo un pò arriva anche il camion per il trasporto del grano mietitrebbiato.

La giornata trascorre serena e senza intoppi. I mezzi agricoli lavorano proficuamente senza guasti meccanici, sembra andare tutto per il verso giusto. Occorre fare presto perchè il meteo prevede rovesci di temporale nel primissimo pomeriggio. Se il grano si bagna non si può più mietitrebbiare ed occorre rimandare ad altra data. Ma se, come prevede il meteo, ci dovesse essere grandine il raccolto potrebbe essere irrimediabilmente perso... Mesi di lavoro e di attesa andrebbero così in fumo... Infatti l'agricoltura si fa sotto il cielo e nulla è mai certo prima del raccolto...

Per fortuna procede tutto al meglio ed alle 14:00 abbiamo completato il raccolto e scaricato i camion in magazzino. Dopo di che si scatena un vero diluvio universale con copiosissima pioggia, grandine, fulmini, tuoni, raffiche di vento impressionanti. Sembra l'apocalisse e fatico non poco, a passo d'uomo, lampeggiatori di emergenza in azione, per rientrare in auto a Barletta da campagna.

Mi spiace per i colleghi agricoltori che non fossero riusciti a trebbiare. La mietitrebbiatrice doveva infatti recarsi dopo di noi in un campo verso Cerignola (provincia limitrofa di Foggia), ed invece è dovuta rientrare precipitosamente in rimessa. Sono stato fortunato...

Vi mostro alcune foto del lavoro di ieri.

Immagine

Parte del campo di grano duro prima della mietitrebbiatura - in fondo, sulla pittoresca collinetta, la cittadina di Canosa di Puglia (BT).


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La grossa mietitrebbiatrice contoterzista John Deere al lavoro nel campo.


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La mietitrebbiatrice si prepara allo scarico del grano nel cassone del camion.


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La mietitrebbiatrice al lavoro con la coclea di scarico in posizione.


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Il mostro meccanico che ha rivoluzionato il lavoro agricolo, preso da vicino...


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Lo scarico del grano appena mietitrebbiato nel cassone del camion.


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Si continua a mietitrebbiare il campo. Quest'anno siamo stati fortunati ed abbiamo terminato il lavoro di raccolta un attimo prima dello scatenarsi di un nubifragio.

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15/06/2014, 18:31
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Bellissimo! Pensa che io (avevo 24 anni) l'ho anche provata a "guidare" una mietitrebbia simile. Purtroppo le speculazioni internazionali e la monocoltura a foraggio per produzioni lattiero-casearie hanno fatto sparire quasi completamente dalla Pianura Padana grano, orzo, e mais. Mi ricordo da bambino che c'erano varie qualità di sementi, il frumento "Damiano Chiesa", il mais trentino, il quarantino ed il cinquantino, l'orzo con la sua spiga piegata, e talvolta anche altri cereali più rari, come il miglio o la saggina. Sparito tutto. Come sono scomparse del tutto le cosiddette "piantate padane". Già note dai tempi di Lucio Junio Moderato, detto Columella, erano lunghi filari di vite da vino, alle quali venivano intercalati degli olmi, qualche salice e, alle capezzagne, rose di vari colori. Tutto morto come un dodo.
Fieno per le bovine BLAP (Bovina da Latte ad Alta Produzione) di origine Frisona. Più Europa e quote latte significa tutti coperti dai debiti per prime le banche ma chi se ne frega, la Crante Cermania è contenta, tanto noi Italiani paffi neri mantolino sempre kanta. (Mio padre mi raccontava che, durante la guerra, aveva conosciuto un tipo e, saputo che veniva da Berlino, gli chiese: "ma Lei, è Tedesco?". Il tipo rispose, come se lo avesse punto un'ape: "no, IO TETESCO TI CRANTE CERMANIA....).

Ciao,


Charles.


20/06/2014, 11:07
          
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La CE ci ha rovinati! Troppi legacci, troppe leggi capestro. Visto che siamo in un forum di ornitoflia, vorrei ricordare a chi non lo sapesse, che oggi non possiamo più spedire i nostri uccellini per posta o ferrovia, grazie alle norme comunitarie in tema di benessere animale.

Io ho spedito per anni centinaia di canarini per tutta Italia, isole comprese (Sicilia - Sardegna - Ischia un paio di volte). Le mie spedizioni arrivavano sempre in perfette condizioni. Gli uccellini sempre vivi e vegeti, mai avuta una contestazione dai committenti delle spedizioni per lo stato di salute in cui pervenivano gli uccellini.

Nei colli inserivo ogni bendidio: acqua o mela molto acquosa, becchime, pastoncino. Perchè fare di ogni erba un fascio, confondendo le nostre spedizioni di animali d'affezione, fatte con cura ed amore e le spedizioni degli animali da macello, che in quanto tali non venivano assoggettati ad alcuna cura e precauzione?????

Per non parlare dei legacci normativi che la CE aveva imposto allorchè allevavamo pecore. Dovevi avere l'acqua potabile se producevi latte. Ma in masserie isolate dai centri abitati, l'unica acqua disponibile è quella dei pozzi artesiani o delle cisterne....

Io sono contrario a questa globalizzazione che è solo una ammucchiata per fessi! Manteniamo le nostre individualità nazionali. Non siamo uguali a questo mondo. Gli Italiani non sono uguali ai Tedeschi, i Francesi non sono uguali agli Inglesi e via di seguito. Si devono valorizzare le peculiarità nazionali ed il nazionalismo non è sempre una filolosofia deprecabile, bensì una ricchezza di tradizioni, cultura, usi e costumi. E non è detto che salvaguardare le peculiarità e la cultura nazionale sia motivo di contrasti etnici e di conflitti.

Io mi sento italiano e basta, l'Europa è una entità astratta che non mi appartiene, per menti poco concrete. Ad oggi ci ha solo impoveriti con l'Euro e con le speculazioni finanziarie ordite dai Paesi nordeuropei.

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20/06/2014, 13:09
          
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E' vero, assolutamente. Mi ricordo che, a proposito delle piantate padane, ogni podere in campagna aveva i suoi filari di vite, e in tutti i contratti di mezzadria o di affittanza era citata la quantità di uva che il mezzadro o il fittavolo poteva tenere per sé e quella che andava destinata al padrone del fondo. In tutte le case di contadini, a Settembre - Ottobre, si trafficava per pigiare l'uva (quando ero molto piccolo coi piedi, poi con le macchine), poi il mosto doveva "bollire", poi passava nelle botti. Noi abitavamo in città, ma ci mandavano la parte di mio nonno di vino, che puntualmente io e lui imbottigliavamo. Ho preso, a 12 - 15 anni, di quelle sfrombole da coma etilico, ma allora andava bene tutto.
Ora non si può più fare, perché la vite deve essere di un certo tipo, innestata sul piede ibrido Teleki BB n° 3, non si può mostare in casa, ma bisogna chiamare i terzisti, la stanza dove si fa il vino deve essere piastrellata, ci vuole uno spogliatoio apposito, col wc e la doccia per uomini e donne. Via gli olmi con la motosega, e via le viti. Da queste parti si facevano dei lambruschi secchi o leggermente amabili, e delle fortane di gradazione alcoolica non altissima, ma gustosissime. Mi ricordo che un vino molto apprezzato era il Lambrusco "Scorza Amara", che macchiava la tazza o il bicchiere. Ora case vinicole di alta levatura lo ripropongono come un costoso vino DOC. Hanno le stanze piastrellate, quindi...

Charles.


20/06/2014, 14:49
          
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Ovviamente sono pienamente d'accordo con quello che avete scritto,rimane solo l'amarezza nel vedere che piano piano ci stanno portando via la nostra storia e le nostre tradizioni,in nome di una supposta uguaglianza di regole,che veramente mi fa rabbia,ed ancora piu'rabbia mi viene quando penso che tutto questo non viene fatto per una causa comune,per un ideale o per rilanciare il "vecchio continente",ma solamente per la gloria di banche e multinazionali.
L'antico concetto di "Europa Nazione"sicuramente aveva un suo fascino e una storia su cui radicare le proprie radici,peccato sia finito in questo modo.
Se fosse per me uscirei dall'Euro oggi stesso,purtroppo credo pero'non sia piu'possibile.

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20/06/2014, 14:55
          
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Il concetto di "Europa" ha un nome moderno ed una logica antica. E' giusto pensare all'Europa come ad un solo unico "Paese", nato dalle ceneri dell'Impero Romano, in cui ancor oggi popoli lontani parlano lingue non troppo diverse, con due anime fondamentali, l'anima Latina, e l'anima Celtico-Germanica.
Ma l'idea era costruire un grande Paese sovranazionale che scongiurasse i conflitti per sempre, e che portasse a tutti i popoli pace, prosperità e speranza.
I deficienti che comandano oggi ne hanno fatto un luogo tetro, senza futuro, senza uguaglianza e senza diritti. Infatti dei diritti che per altri popoli sono NATURALI, in Europa sono ad arbitrium, di volta in volta. Non esiste più il SEGRETO BANCARIO, non esiste più il SEGRETO EPISTOLARE, non esiste più la Patria potestà (sostituita da una potestà genitoriale blanda e ad interpretazione del Tribunale di minori, dove io sono Genitore A e mia moglie Genitore B), non esiste più il Diritto alla Salute, che varia qua e là, a seconda dei conti pubblici più o meno in ordine, non esiste più nemmeno il Diritto/Dovere (Art. 53 Cost.) di pagare tasse in funzione della propria capacità contributiva, ma le imposte indirette, basate su studi professorali di altri psicocefali, sorpassano le imposte sui redditi.
E chi sta bene? BANCHE, FINANZIERI, POLITICI e CIALTRONI in generale.

Charles.


20/06/2014, 17:50
          
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Charles,hai centrato in pieno quello che volevo dire,Il"concetto" di Europa in origine,aveva appunto una logica,uno scopo ed una sorta di filo conduttore,oggi invece siamo solo vincolati e diciamo pure sottomessi,alle decisioni altrui.
Rimane l'orgoglio nel ricordare che un tempo siamo stati un grande popolo,come del resto pero'vi e'l'amarezza nel vedere cosa siamo diventati.

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20/06/2014, 20:49
          
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Ma sono tante ormai le spinte antieuropeiste, il dissenso monta. Un giorno questo fumettone utopico scriverà la parola FINE. A mano a mano che ci renderemo conto che questa combine transnazionale serve solo ai grandi potentati e non già ai popoli europei...

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20/06/2014, 21:10
          
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Che poi...

ritornando al divieto comunitario di spedire animali vivi se non per via aerea (modalità costosissima e decisamente proibitiva per i nostri uccellini)... Da una parte si invoca il benessere animale e si disciplinano in termini fortemente limitativi gli spostamenti di ogni animale sul territorio comunitario, senza distinguo tra specie da reddito e d'affezione, dall'altra si continua a consentire alla Spagna di mantenere in vita le corride, che sono degli spettacoli cruenti di unaudita crudeltà, paragonabili ai combattimenti dei cani, o dei galli. In Spagna peraltro sopravvivono pure - con il beneplacido silenzioso della Comunità Europea - varie altre tradizioni e feste sadiche a danno di animali...

Ma la CE dov'è in tutto ciò????? Ed allora è vero che serve solo a fare gli interessi di gruppi forti, potenti ed organizzati!!!!

Mai più europeisti, è tutto un imbroglio, sempre e solo italiani patrioti convinti!!!! :itaband: :itaband:

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