Sono più che mai convinto che tutte le grosse mutazioni fenotipiche, quelle cioè capaci di modificare radicalmente aspetto e colorazione di un pennuto, possano realizzarsi solo attraverso una mutazione spontanea.
Difficilmente le ibridazioni fra specie affini, consentono grandi metamorfosi cromatiche. Certamente aggiungono peculiarità, ma non stravolgono i fenotipi originari.
La ricerca del Canarino Nero mediante ibridazioni con specie esotiche a diffusa melanizzazione, è eterna, dura da tantissimi decenni e non ha mai portato a nulla. Se negli anni si sono avuti dei tipi di colore maggiormente e in modo più appariscente melanizzati, tipo Onice e Cobalto, lo si è dovuto ad altrettante mutazioni spontanee.
Giorni fa, un allevatore ha pubblicato nella pagina dei Social della Federazione Ornicoltori Italiani, delle fantastiche foto di una sua Cardinalina del Venezuela a diffusa livrea melanizzata che potrebbe costituire una sensazionale mutazione epocale della specie, ma anche frutto di anomalie metaboliche organiche, ad esempio della componente ormonale e/o enzimatica.
Ovviamente una congrua selezione farà chiarezza. Noi ci auguriamo il prodigio sia reale e trasmissibile. Sarebbe la prima mutazione di colore mai manifestata in domesticità dal Cardinalino del Venezuela. E che mutazione!!!!
Auguroni al fortunato allevatore dell'uccellino! Ci tenga al corrente degli sviluppi del caso.
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