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da due fratelli ornitofili
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Autore:  da Rivista Uccelli [ 05/05/2022, 9:17 ]
Oggetto del messaggio:  da due fratelli ornitofili

Immagine

Canarina in cova - Foto dalla rete


Gentile Sig. Chieppa,

siamo due fratelli e possediamo da poco una coppia di canarini con piume gialle e grigie e vorremmo delle informazioni a riguardo. Vorremmo sapere se abbiamo sbagliato a lasciare che la femmina covasse le sue uova, senza sosituirle con quelle finte per poi reinserirle nel nido a fine deposizione.

Vorremmo sapere se dobbiamo separare il maschio dopo la schiusa (considerando che non è aggressivo verso la canarina, nutre la femmina ed ogni tanto le sta accanto sul bordo del nido durante la cova).

Inoltre non sappiamo quali altri alimenti, oltre la vasta gamma di semi, fornire alla femmina perchè possa imbeccare i pulcini e far sì che crescano forti e sani. Abbiamo sentito parlare di pastoncino all'uovo...

Se cortesemente potesse fornirci delle informazioni generali, considerando che siamo totalmente inesperti, le saremmo molto grati, anche per poter affrontare in maniera più matura le prossime cove. Grazie anticipatamente.

Ornella & Giorgio - Lettera Firmata

Risposta

Gentili Ornitofili,

la canarina domestica depone durante la fase riproduttiva una volta al giorno, e spesso - non è comunque scontato - inizia a covare dopo la deposizione del terzo uovo. Le covate per solito sono di 3-5 uova, con punte anche di 6-7.

E' buona regola per favorire la schiusa simultanea dei pulcini, sostituire le uova durante la deposizione quotidiana, per poi sistemarle nel nido tutte insieme a fine deposizione. In questo modo la cova inizia per tutte le uova lo stesso giorno e le uova schiuderanno a breve distanza di tempo (ore) una dall'altra. Le uova che vengono sostituite con altre sintetiche di plastica, vanno adagiate con somma delicatezza su di uno strato di ovatta e rigirate due volte al giorno, onde evitare che il contenuto formi delle aderenze con il guscio, vanificando la fertilità delle uova. Questa operazione viene poi naturalmente svolta dalla chioccia in cova, più volte al giorno.

L'incubazione delle uova di Canarino è di 13 giorni, con un possibile scarto per alcune uova e per covate numerose, anche di 1-2 giorni, dipende dal differente calore che la chioccia irradia con il suo corpo alle uova. Le uova disposte al centro del nido prendono temperatura corporea in modo più costante, a differenza di quelle più esterne alla coppa del nido.

Naturalmente, una schiusa pressochè simultanea o con scarti temporali minimi, favorisce la crescita di una nidiata omogenea, diversamente gli ultimi nati più piccolini rischierebbero di soccombere, sovrastati dai fratellini più grandicelli ed avidi nel ricercare l'imbeccata. Il canarino maschio, tranne casi particolari, va lasciato con la femmina anche durante tutta la fase riproduttiva.


In riproduzione, l'alimentazione dei canarini va così assortita: una buona miscela di semi (per buona intendiamo non polverosa e con granaglie dalla cuticola esterna non avvizzita, che sarebbe indice di semi vecchi), contenente il 60% di semi a cuticola chiara (semi farinosi) ed il restante 40% semi a buccetta scusa (semi oleosi). Un pastoncino secco all'uovo del tipo "da allevamento", da integrare con uovo sodo fresco (albume e tuorlo), in ragione di 100-150 gr. di pastoncino/1 uovo sodo sminuzzato ed amalgamato con l'ausilio di una forchetta.

L'alimentazione del Canarino di Colore

L'uovo va fatto bollire per almeno 15 minuti e poi privato del guscio. Al pastoncino con l'uovo sodo sminuzzato si aggiungerà un pò di mela grattugiata o altra frutta di stagione appetita dai volatili, ma senza esagerare, per rendere appena appena umido il composto (oggi convenientemente sostituibile con le Perle Morbide - ndr). Il pastoncino reso leggermente umido con le integrazioni che ho detto, viene meglio appetito, consumato ed assimilato dagli uccellini. Questo pastoncino reso umido è altamente deperibile ed andrà lasciato in gabbia non più di 6 ore e poi rinnovato con altro fresco conservato in frigorifero.

Sarà anche opportuno integrarlo con un multivitaminico per ornitologia e mettere a disposizione in gabbia, un osso di seppia (fonte naturale di calcio) e dei sali minerali per ornitologia in granuli, contenenti sia macroelementi che oligoelementi (il commerciante del pet shop saprà consigliare per il meglio).

Sperando di essere stato minimamente esaustivo, in bocca al lupo per la nuova avventura! Cordialità.

Francesco Chieppa

Estratto da "Uccelli" - Maggio 2005

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