Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A - Home Page  






Pubblicità 

Oggi è 29/03/2024, 9:12




Rispondi all’argomento  [ 2 messaggi ] 
PUBBLICITA'
Tricomoniasi 
Autore Messaggio
Rispondi citando
Buonasera a tutti!
Volevo chiedervi alcune informazioni circa la malattia in oggetto; ho letto essere un protozoo e che uno dei primi sintomi della malattia è del materiale giallo, con ulcere, che si trova nel becco.
Un amico allevatore, SEMBRA evere tale problema in allevamento con mortalità dei novelli appena svezzati.
Volevo farvi alcune domande per capire meglio....
La Tricomoniasi può causare coccidiosi? Cosa è quel materiale giallo che si crea nel becco? Come si può capire se i pulli hanno questo problema?
Facendo alcune ricerche ho letto che per curare questo problema si dovrebbe usare ronidazolo o il carnidazolo(spero di non aver scritto cavolate) o con un altro principio attivo(non ricordo il nome) che però é meno efficace. In quali farmaci si trova tale principio,attivo?
La causa di questo problema da cosa è dovuto? Potrebbe essere l'acqua?
Scusate le tante domande, ma la curiosità non è mai troppa!!!
Un saluto a tutti


25/04/2012, 23:02
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su TuentiCondividi su SonicoCondividi su FriendFeedCondividi su OrkutCondividi su DiggCondividi su MySpaceCondividi su DeliciousCondividi su Tumblr          



Amministratore
Amministratore
Avatar utente

Iscritto il: 29/03/2012, 21:15
Messaggi: 3219
Località: Italia
Rispondi citando
Certamente è una patologia da protozoi, neppure tanto rara negli allevamenti ornitici. Io non l'ho mai avuta e quindi non ho esperienze dirette, se non l'imparaticcio scolastico sui testi.

Tanti anni fa, una volta si è sospettato avessi dei casi di Tricominiasi nei canarini nero-gialli che allevavo all'epoca. Infatti alcuni canarini presentavano delle ulcere a carico della lingua, con scialorrea, cioè ipersalivazione e perdita di saliva dalla bocca.

Mi rivolsi all'Istituto di Patologia Aviare della facoltà di medicina veterinaria di Bari, dove l'allora ricercatrice addetta alla sanità dei pet piumati, Dott.ssa Nasti, mi pregò di portare in facoltà un soggetto sintomatico. Lo feci, vollero tenerlo in osservazione lì. Comunicai che temendo un fatto batterico, avevo trattato il canarino con Rubrocillina Veterinaria, sospensione long acting. Non fecero grande eco, comunicandomi di sospettare la Tricomoniasi e che avrebbero fatto un tampone orale.

Andai via dalla facoltà alquanto pensieroso. Dopo qualche giorno mi telefonarono dalla clinica per dirmi che potevo andare a ritirare il canarino, completamente guarito e che il tampone orale aveva dato esito assolutamente negativo per Tricominiasi. La canarina era dunque guarita grazie a quella mia puntura antibiotica, era semplicemente un fatto batterico, una glossite determinata da germi banali. Nessun trattamento - mi dissero - era stato praticato in facoltà, se non la pura e semplice osservazione dell'uccellino.

Ciò premesso, la Tricomoniasi è curabile con farmaci specifici. Se vuoi approfondire, compila un quesito per la Dottoressa Bilato, nostra consulente veterinario di portale. Questo l'indirizzo:

redazione@verdiardesia.com

Aggiungo, e scusatemi se qualcuno non condividerà, che non sono assolutamente d'accordo con chi critica i medici veterinari italiani, accusandoli di non avere competenze nel settore specifico dei piccoli volatili d'affezione. Non sono affatto d'accordo con chi punta l'indice accusatore contro la FOI, rea a suo dire di non imbeccare gli allevatori circa i medici veterinari da interpellare. Non spetta alla FOI fare comparaggio con una categoria di professionisti che è sul mercato e deve essere l'utente a ricercare e scegliere.

In Italia abbiamo le facoltà di medicina veterinaria con gli Istituti o Servizi di Patologia Aviare, dove ci si può indirizzare per curare i nostri uccellini. Ci sono poi gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, con sedi regionali e sezioni in ogni provincia italiana, quindi facilmente reperibili, che espletano a richiesta esami diagnostici.

In tanti anni di appassionato allevamento sportivo, non c'è mai stata una sola volta, dico una sola volta, che non avessi risolto i miei problemi sanitari di allevamento, certo muovendomi, a volte indirizzandomi a varie strutture, regionali ed extraregionali, ma risolvendo sempre.

Quindi chi si lagna, dimostra solo di non essere capace di muoversi, nulla più. Perchè in Italia abbiamo professionisti e strutture pubbliche certamente in grado di risolvere i nostri problemi sanitari di allevamento. Semmai occorrerebbe divulgare notizia di essi. Ma basta cercare con un minimo di capacità, si trova e si risolve.

Attendiamo il tuo quesito Ingegnere e non esiste alcun nesso diretto tra coccidiosi e Tricomoniasi, anche se entrambi organismi protozoi.

P.S. E giusto per non scrivere in modo vago e generico, vorrei ricordare due diagnosi veramente geniali e difficili che mi sono state fatte negli anni, una dalla università di Bari - Istituto di Patologia Aviare ed altra dall'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Padova (Dottori Catania e Bilato):

1) Carenza di Selenio (un oligoelemento) che mi cagionava mortalità di pulli che perivano evidenziando sintomi respiratori. Tutti gli esami batteriologici risultarono negativi ed i ricercatori dell'ateneo barese non sapevano che diagnosi farmi. Sembrava tutto a posto, sino a quando, alla ricercatrice della diagnostica (Dott.ssa Nasti) non venne in mente di osservare i muscoli, specie respiratori dei pulli periti dai quali emerse una diffusa distrofia muscolare con masse muscolari anemiche e flaccide. Trattati tutti i soggetti con un integratore a base di selenio e vitamina E, RISOLVEMMO ALLA GRANDE!!!!

2) Atoxoplasmosi a carico del SNC (un coccidio particolare degli uccelli: Atoxoplasma serini). Mortalità improvvisa di riproduttori, a stillicidio. Mortalità improvvisa di soggetti in apparente ottima forma. Soggetti che manifestavano una breve sintomatologia neurologica acuta, con perdita di equilibrio, caduta al suolo, convulsioni e morte. Decorso improvviso e rapido. Tutti gli esami di rito sugli organi addominali risultavano negativi. Negativa anche la ricerca di coccidi a livello intestinale. SOLO una doppia PCR (Test della Polimerasi) fatta sul cervello dei canarini deceduti, ha consentito di diagnosticare la presenza dell'Atoxoplasma serini. Si trattava infatti di una forma neurologica di Atoxoplasmosi.

La brillante diagnosi mi fu fatta presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie - sezione centrale di Padova - dai Dottori Catania e Bilato. Trattati tutti i soggetti con due cicli intervallati da un periodo di pausa di Baycox Bayer. HO RISOLTO TUTTO!!!!

Ecco qualche notizia sulla PCR, una delle tecniche più moderne di diagnostica di laboratorio:

http://it.wikipedia.org/wiki/Reazione_a_catena_della_polimerasi

Grande veterinaria italiana! :itaband:

_________________
Allevo: Cardinalino del Venezuela (ancestrale/ bruno/ pastello/ pastello ali grigie/ pastello bruno/ diluiti) - Lucherino Testanera (ancestrale/ diluiti/ topazio/ lutino) - Lucherino Ventregiallo - Lucherino Facciagialla.


27/04/2012, 19:19
          
Profilo WWW
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 2 messaggi ] 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  


Contenuti Sponsorizzati 

Top




cron
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
Designed by ST Software for PTF.
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010

phpBB SEO